Intesa Sanpaolo: "PIL italiano sopra le attese anche nel terzo trimestre"

- di: Daniele Minuti
 
Paolo Mameli, Senior Economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha commentato i dati economici relativi allo scenario italiano per il terzo trimestre dell'anno in corso andando a rilevare un livello superiore alle stime iniziali per il Prodotto Interno Lordo.

Intesa Sanpaolo: "Crescita del PIL italiano superiore alle attese nel terzo trimestre"

"Nel 3° trimestre 2021" - si legge nella nota ufficiale - "il PIL italiano è cresciuto ancora una volta ben più del previsto, del 2,6% t/t, sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (2,7%). Le attese di consenso si posizionavano al 2% t/t. La variazione su base annua è rallentata al 3,8% dal 17% del 2° trimestre (rivisto al ribasso dal 17,3% precedente), per via del venir meno del confronto con i mesi di lockdown della primavera 2020. Questo ulteriore recupero lascia il PIL al di sotto dei livelli pre-pandemici dell’1,4%".

La ripresa è diffusa sia per offerta che per domanda, con l'aumento del valore aggiunto dovuto (stando all'analisi Istato) ai servizi e all'industria mentre il terziario è il settore che dà il contributo maggiore come nei tre mesi precedenti. Dal lato della domanda c'è il contributo positivo della componente nazionale e degli scambi con l'estero, con un contributo fondamentale nei mesi estivi arrivato dalla crescita dei consumi da parte delle famiglie.

La crescita acquisita per l'anno in corso, in caso di stagnazione dell'attività economica nell'ultimo trimestre, è quindi del 6,1% ma Intesa Sanpaolo stima un rallentamento dell'attività su base congiunturale in quello in corso perché l'effetto riaperture ha avuto il suo impatto massimo nei due trimestri centrali, nonostante i segnali degli indici anticipatori suggeriscano un ciclo espansivo ancora in corso.

"Rivediamo pertanto al rialzo la nostra stima sul PIL 2021"
- termina la nota - "a 6,2% da un precedente 5,7% (su cui abbiamo segnalato da tempo rischi al rialzo); lo scenario è coerente con una crescita del PIL di mezzo punto percentuale su base congiunturale negli ultimi tre mesi dell’anno. Per il 2022, manteniamo la nostra previsione di un’espansione dell’attività economica dell’ordine del 4% (coerente con un tasso di crescita di 0,7% t/t a trimestre): da un lato, l’effetto statistico positivo derivante dal rimbalzo superiore al previsto quest’anno suggerirebbe di per sé una possibile revisione al rialzo anche sulla stima per l’anno prossimo; dall'altro lato però, ci sono motivi crescenti per essere cauti sulla performance economica nei prossimi trimestri (colli di bottiglia dal lato dell'offerta e aumento dell'inflazione più persistenti del previsto, minore spazio di recupero nel settore dei servizi dopo che l’ "effetto riaperture" è stato più forte delle attese nei trimestri centrali di quest'anno)".
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