Dottor Solero, il 2018 è stato un anno non facile, anzi diciamo pure difficile, per il settore auto e più in generale dell’Automotive. Dalla transizione alle nuove normative Wltp, alle conseguenze della Brexit al momento peraltro ancora non chiare, alla guerra sui dazi prima tra Usa e Cina e poi a livello mondiale, il settore si è mosso in un quadro di incertezza. Quali sono stati in questo contesto i risultati per BMW Italia? E quali quelli più generali a livello mondiale del gruppo BMW?
L’incertezza della situazione economica globale è sicuramente il tratto che ha maggiormente caratterizzato l’anno 2018 e, in questo contesto, la priorità del BMW Group è stata quella di puntare ad una crescita profittevole. A livello mondiale abbiamo ottenuto l’ottavo record annuale consecutivo di vendite con un totale di 2.490.664 (+ 1,1%) BMW, MINI e Rolls-Royce consegnate ai clienti. I risultati migliori di sempre sono stati realizzati sia da BMW che da Rolls-Royce, mentre le vendite di veicoli elettrificati BMW e MINI sono cresciuti del 38,4% rispetto all’anno precedente. Questa performance riconferma la posizione del BMW Group come il numero uno al mondo nel segmento premium. In Italia, in un contesto di mercato che ha rallentato il passo e vede il segmento premium marcare una flessione superiore alla media, il marchio BMW ha sostanzialmente mantenuto la propria quota di mercato e MINI ha raggiunto un risultato in linea con le aspettative (con oltre 20.000 unità vendute).
Nel presentare la partecipazione di BMW al Salone di Parigi, all’inizio dello scorso ottobre, riferendosi ai nuovi modelli presentati lei parlò di “un’offensiva di prodotto” nell’ultima fase del 2018 per proiettarsi con slancio nel 2019. Quali sono le ‘punte’ avanzate di questa offensiva?
Due delle novità presentate a Parigi hanno già fatto il loro debutto nelle concessionarie a fine anno (Serie 8 Coupé e X5), tra poche settimane i nostri clienti potranno scoprire la Nuova BMW Serie 3, da sempre cuore pulsante del marchio BMW e all’apice del piacere di guida sportivo nel segmento delle premium medie, e si aggiungerà un nuovo capitolo all’affascinante storia delle roadster BMW con il ritorno in gamma della Nuova BMW Z4. Possiamo parlare di una vera e propria “offensiva” - in particolare nell’alto di gamma - perché le novità non si limitano ai modelli presentati a Parigi: la primavera 2018 vedrà il debutto della seconda variante della Serie 8 con una versione Cabrio emozionale ed esclusiva e con il primo Sport Activity Vehicle di lusso per il nostro brand, la Nuova BMW X7.
BMW Group sta guidando la trasformazione del settore Automotive con la strategia NUMBER ONE> NEXT, che sta avendo un’applicazione molto puntuale. Può definirci in breve gli assi portanti di questa strategia e gli obiettivi chiave che intende raggiungere? In questo quadro, BMW Group spinge a fondo sui quattro temi che vanno sotto l’acronimo ACES (Autonomo, Connesso, Elettrificato e Servizi/Condivisione). C’è tuttavia, tra questi temi, uno che ha prevalenza, diciamo una maggiore urgenza sugli altri?
Con la sua strategia il BMW Group punta a definire la mobilità premium del futuro e consolidare la propria posizione di leadership in questo ambito. Per farlo, accanto ad una chiara focalizzazione sui clienti e le loro esigenze, i capisaldi strategici che abbiamo deciso di presidiare sono quelli rappresentati dall’acronimo “ACES”, ovvero autonomo, connesso, elettrificato e sharing/servizi. Non c’è un tema che prevalga sugli altri, è proprio dalla sinergia dei 4 che prenderà forma la mobilità sostenibile del futuro. Naturalmente in questo momento i quattro “assi” sono a livelli diversi di sviluppo e maturità. Ad esempio, mentre la connettività è già da tempo prerogativa di tutte le nostre vetture, la guida autonoma vedrà l’implementazione del livello 3 in un modello di produzione nel 2021. Allo stesso modo la diffusione massiva di vetture a trazione elettrica e l’implementazione di nuovi servizi (ad esempio per la condivisione di una vettura) sono elementi che svilupperanno pienamente il loro potenziale soltanto tra qualche anno.
Tornando al mercato italiano, in generale maggiori difficoltà sono state evidenziate dal mercato Premium. La vostra flessione è stata tuttavia inferiore alla media e quindi avete aumentato la quota di mercato. Quali prospettive vede per il segmento Premium nel prossimo anno e in prospettiva? L’andamento negativo generale del mercato ha modificato le vostre strategie in questo segmento in cui BMW Group è leader indiscusso con i suoi quattro marchi come BMW, MINI, Rolls-Royce e BMW Motorrad?
Il 2018 ci ha riservato una situazione di mercato anche più complessa del previsto, sia sul fronte delle vendite a privati che ha mostrato chiaramente un aumento dell’incertezza nelle decisioni di acquisto delle famiglie italiane, che per le flotte aziendali che ha sofferto la fine del superammortamento e l’incognita delle future politiche fiscali. In questo contesto anche in Italia il BMW Group rimane leader della mobilità Premium, così come lo è a livello mondiale. Le stime per il 2019 vedono un mercato ancora in contrazione, dove le recenti decisioni in tema di fiscalità andranno a penalizzare le vetture di fascia alta, già gravate dal superbollo. Come ribadito da più parti, il vero impatto positivo sull’ambiente lo avrebbe una politica di incentivo alla sostituzione delle vetture più datate e inquinanti.
Sempre in tema, di mercato, ci sono differenze negli andamenti tra quello delle vetture e quello delle moto?
Entrambi stanno attraversando una fase di ripresa dopo la crisi iniziata alla fine dello scorso decennio, ma al contrario di quello auto il mercato italiano delle due ruote ha chiuso il 2018 con il segno positivo. Le vendite di BMW Motorrad nel nostro Paese, che è il terzo mercato al mondo per dimensione per il nostro brand, sono stabili rispetto allo scorso anno e questo ha fatto di BMW il leader di mercato. Inoltre per l’ottavo anno consecutivo la motocicletta più apprezzata dagli italiani è stata la BMW R 1200 GS (ora R 1250 GS dopo il debutto del nuovo propulsore boxer a fasatura variabile).
BMW Group si sta concentrando sull’espansione delle sue attività nei settori della mobilità elettrica e della guida autonoma. E qui il vostro gruppo mette sul tavolo la carta BMW iNEXT, un prodotto di assoluta avanguardia tecnologica. Quando inizierà la fase produttiva vera e propria e a quando il debutto?
Al salone di Los Angeles abbiamo presentato la BMW Vision iNext che anticipa i contenuti della vettura di serie, che arriverà nel 2021 e sarà un vero e proprio “game changer” in termini di mobilità premium, sicurezza, relax a bordo e guida senza emissioni. In questa vettura rivoluzionaria troveremo la massima espressione della filosofia ACES cui si aggiunge la D di design che conferisce loro forma visiva e anticipa il futuro aspetto del piacere di guida.
Il mercato delle vetture elettrificate è in netta espansione, ma la percentuale sulle vendite globali è ancora piuttosto limitata. Cosa prevede per l’immediato futuro e per il medio termine? Siamo all’inizio del ‘big bang’ o si tratterà di un processo più lungo?
Sul fronte delle vetture elettrificate (elettriche e ibride plug-in, cioè vetture dotate di entrambi i powertrain, elettrico e a combustione, che lavorano sinergicamente ma che a scelta dell’utente possono lavorare anche separatamente, rendendo queste vetture anche delle elettriche pure in ambito urbano) il gruppo ha mantenuto l’impegno preso e ha raggiunto l’ambizioso traguardo delle 140.000 vetture consegnate in tutto il mondo nel 2018 (+40% rispetto allo scorso anno) e prevede di avere mezzo milione di vetture elettrificate circolanti entro la fine di quest’anno. Il mercato delle vetture elettrificate cresce a ritmi importanti e il BMW Group, tra i pionieri del settore con il brand BMW i, gioca un ruolo da protagonista, con una market share nel 2018 del 9% a livello globale e addirittura del 17% in Europa. Anche in Italia, pur a fronte di numeri assoluti ancora modesti, le immatricolazioni di vetture elettrificate del BMW Group sono cresciute del 50% nei confronti del 2017 e abbiamo una quota di mercato del 25%. I mercati si muovono chiaramente con un passo diverso l’uno dall’altro ma siamo certamente all’inizio di un fenomeno destinato a espandersi. La velocità con cui l’elettrico troverà diffusione dipenderà da diversi fattori – come ad esempio le politiche ambientali e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, pubbliche e private – che potranno determinare esiti molto diversi. Ad esempio, il Politecnico di Milano nel suo E-mobility Report stima per il 2030 una quota di vetture elettrificate sul totale delle immatricolazioni tra il 20 e il 65%, a seconda dei diversi scenari.
BMW da circa 10 anni produce vetture e moto riciclabili al 95% e modelli altamente sostenibili, in cui la stessa produzione è realizzata con energie rinnovabili. In questo quadro, lei ha più volte affermato che “la sostenibilità è uno stato mentale”. Cosa intende con questa espressione?
La sostenibilità deve essere applicata ai diversi ambiti in cui l’azienda opera e va intesa in molteplici dimensioni: dalla sostenibilità ambientale della produzione di vetture e componenti all’attenzione ai collaboratori, dalla ricerca di soluzioni innovative di mobilità all’impegno in attività di responsabilità sociale a favore della società in cui opera. Anche in questo caso l’azienda ha tracciato una chiara strategia e definito chiari obiettivi. BMW Italia, in linea con la strategia globale del gruppo ma anche come punto di riferimento all’interno dell’universo della Casa di Monaco, in termini di intensità, integrazione e capacità di agire nel tessuto sociale nel quale si opera, ha sviluppato un programma integrato di responsabilità sociale d’impresa denominato SpecialMente, che ha come pilastri fondamentali cultura, inclusione sociale, dialogo interculturale, sicurezza stradale. Siamo orgogliosi di portare il nostro contributo con una piattaforma che include tantissime attività e che testimonia come il tema sia radicato nella nostra cultura aziendale.
Il vostro gruppo ha annunciato che rivoluzionerà l’esperienza di guida con il BMW Intelligent Personal Assistant. Pare proprio l’inizio di una nuova era e di un nuovo modo di guidare. Cosa dobbiamo attenderci a breve?
Nei giorni scorsi, i visitatori del Consumer Electronic Show di Las Vegas hanno potuto sperimentare, tra le tante novità delle principali tech company mondiali, anche quelle del BMW Group. A partire da marzo i nuovi modelli avranno a bordo il BMW Intelligent Personal Assistant, l’esperto digitale in grado dispiegare le funzionalità della vettura o svolgere altre mansioni, il tutto comandato attraverso la voce e rivolgendosi a lui con un linguaggio del tutto naturale. Sarà anche il passeggero ideale, attento al benessere del guidatore e in grado di adattare l’illuminazione interna, l’aria condizionata, la ventilazione o riscaldamento dei sedili ai desideri di chi è a bordo. Il BMW Intelligent Personal Assistant beneficerà di continui aggiornamenti tecnici, aggiungendo nuove funzionalità e capacità. Imparerà le abitudini e le impostazioni preferite, grazie all’Intelligenza artificiale, per assistere chi è alla guida. Sarà sempre più intelligente, lungimirante e connesso, in grado di connettere il veicolo e l’ecosistema digitale delle persone.
Dottor Solero, chiuda gli occhi e faccia un salto in avanti di almeno 10 anni. Come immagina saranno le auto e le moto nel 2030? Le facciamo questa domanda perché certamente BMW, che ha la caratteristica storica di saper anticipare i cambiamenti, ci sta già pensando.
Lo spirito che anima la nostra azienda ci porta a pensare che il miglior modo per predire il futuro sia crearlo, quindi mi immagino un futuro di automobili e moto che offrono la libertà di una mobilità personale, sicura ed emozionante. Una mobilità che ci offre il massimo piacere di guida quando lo desideriamo e sa regalarci tempo da dedicare ad altro. Una mobilità elettrizzante, flessibile, capace di portare il lusso ad una nuova dimensione e di andare oltre al concetto di veicolo per abbracciare quello di compagno di viaggio, sempre disponibile quando serve e in grado di adattarsi alle esigenze personali. Una cosa non cambierà: BMW, MINI, Rolls-Royce e Motorrad rimarranno il riferimento anche per la mobilità sostenibile del futuro!!