Influencer vil razza dannata

- di: Bianca Balvani
 

Non bisogna essere, come si usava dire un tempo, quando si potevano formulare giudizi o definizioni che oggi vengono ritenuti offensivi, ''gobbi e deformi'' per pensarla come Rigoletto quando si scaglia contro chi lui ritiene all'origine delle sue sventure umane:

''Cortigiani, vil razza dannata,
Per qual prezzo vendeste il mio bene?
A voi nulla per l'oro sconviene,
Ma mia figlia è impagabil tesor''.


Una frase, che si deve al librettista Francesco Maria Piave, che ancora oggi ha una sua efficacia mettendo dentro alcuni elementi (la cattiveria, il disprezzo del più debole, l'avidità) che ritroviamo in quest'epoca in cui troppo spesso l'umanità viene messa sotto i piedi.
Basta sostituire, ad esempio, a ''cortigiani'' la parola ''influencer'' e il messaggio del padre, che si vede sottratta all'amore la figlia, è adattabile a quanto, quotidianamente, ci scorre davanti agli occhi.

Influencer vil razza dannata

L'influencer è, personalmente, una categoria di cui avverto l'inutilità, non perché non accetti suggerimenti per cosa comprare (come, ad esempio, le recensioni di un libro o di una mostra), ma per il fatto che questi ''magister elegantiarum'' degli anni Duemila hanno una tale considerazione di sé stessi e del loro ruolo che suona ad insulto per chi, magari, studia per affermarsi.

Parlo di studio non a caso perché, proprio in queste ore, una appartenente a questa categoria, Elisa Esposito, dopo un allucinante intervento in video su TikTok sul fatto chi guadagna 1.300 euro non può darne a nessuno la colpa se non a sé stesso, ha spiegato che lei queste cose le può dire perché ha un titolo di studio che le spianerà la strada del successo quando prima o poi (speriamo prima) questa ubriacatura da influencer finirà.

Elisa Esposito: "se guadagnate 1300 euro al mese la colpa è vostra"

Ora, a sentirla, ci si sarebbe aspettato che spiattellasse un cursus studiorum degno di plauso.

No, lei ha detto - non scherzo - che lei ha addirittura un diploma di estetista e che quindi il futuro per lei è roseo. Partendo dal presupposto che ogni lavoro che si muova nell'ambito della legalità è da rispettare, porsi come esempio per gli altri (soprattutto i giovani, che costituiscono la quasi totalità di quelli che seguono questi propalatori di suggerimenti non disinteressati) sbandierando un diploma da estetista è la conferma di quanto grande sia la distanza tra persone come questa e la realtà, di come essi vivano in un delirio di onnipotenza data dal fatto che, non avendo contraddittorio (è la bellezza dei video), pensano che quel che dicano è vero e giusto.

E' quindi forse arrivato il momento che, certo non solo partendo da questo episodio, qualcuno pensi ad un codice di comportamento, addirittura etico, perché spacciarsi come esperti sparando consigli a casaccio mette queste persone nella condizione anche di provocare guai a chi segue loro e, soprattutto, i loro suggerimenti. Altri Paesi lo stanno già facendo, come ad esempio la Francia dove chi dispensa consigli deve rispondere a minimi concetti di serietà.

Ma le nostre rischiano di essere parole al vento, se è vero che il successo che stanno avendo questi influencer è enorme e spesso movimenta interessi, a partire da quelli economici, che vanno ben oltre quelli della collettività. Questa rincorsa all'apparire prima o poi dovrà finire, non perché è un nostro auspicio, ma perché, come accade in natura, anche la società saprà creare i giusti anti-corpi. Come sta avvenendo in queste ore in cui la massima espressione della ''nobile arte'' dell'influencer, Chiara Ferragni, viene criticata per avere postato una fotografia che la ritrae di pochissimo vestita e con le terga al vento, appena mitigate da un microscopico perizoma. La cosa strana non sono le critiche (una insidia di chi ''lavora'' per e con l'immagine), ma il fatto che a formularle sono delle bambine, quasi ragazzine, che hanno respinto quella fotografia non per il contenuto, quanto perché ad esserne protagonista è una donna-madre, non più la ragazzina che può mettersi con i seni al vento per conquistare qualche ''mi piace''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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