L’inflazione nella zona euro in ottobre è salita al 2%

- di: Redazione
 
L'inflazione nella zona euro è salita al 2% in ottobre, secondo i dati preliminari pubblicati giovedì dall’agenzia di statistica Eurostat, mentre gli economisti avevano previsto che il dato toccasse l'1,9%. La lettura principale di settembre è stata rivista al ribasso all′1,7% dall′1,8% del 17 ottobre, al di sotto delle aspettative del mercato. L’aumento maggiore del tasso di interesse nominale è arrivato da cibo, alcol e tabacco, dove l’aumento dei prezzi è accelerato dal 2,4% al 2,9%.

L’inflazione nella zona euro in ottobre è salita al 2%

L’inflazione di base, che esclude quelle componenti volatili insieme ai prezzi dell’energia, è rimasta invariata al 2,7%, leggermente superiore al 2,6% previsto. Anche l’inflazione dei servizi, un importante indicatore delle pressioni sui prezzi interni, è rimasta stabile al 3,9%.

Dopo la pubblicazione, l’euro è cresciuto dello 0,15% rispetto al dollaro USA, raggiungendo il massimo delle ultime due settimane a 1,087 dollari.
La nuova soglia toccata oggi dall'inflazione è considerata cruciale per valutare se la Banca centrale europea possa prendere in considerazione l’attuazione di un taglio significativo di mezzo punto percentuale sui tassi di interesse nella prossima riunione di dicembre.

Finora la BCE ha tagliato i tassi tre volte quest’anno, con incrementi di un quarto di punto, che hanno portato complessivamente il tasso di riferimento della banca centrale dal 4% al 3,25%.
Attualmente i mercati stimano un’ulteriore riduzione di 25 punti base a dicembre.

In ottobre l'istituto di Francoforte aveva affermato che il processo per ricondurre l'inflazione entro i limiti auspicati era sulla buona strada e che la lentezza dell’attività economica nella zona euro aveva accresciuto la sua fiducia nel fatto che non avrebbe ripreso a crescere in modo drammatico.
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