Indagine anti-dumping cinese sui distillati europei, Federvini: i rischi per il settore derivanti dall’approccio di Pechino verso la Ue

- di: Barbara Leone
 
Il Ministero del Commercio della Repubblica Popolare cinese ha dato avvio ad un’indagine finalizzata a verificare la sussistenza di pratiche di dumping commerciale riguardo l’importazione di distillati di vino di origine comunitaria. Tale misura è stata intrapresa alla luce di sollecitazioni giunte dalla China Liquor Industry, l’associazione nazionale che rappresenta i produttori di spiriti che lamenta un danno all’industria locale. A riportarlo è una nota targata Federvini nel sottolineare che l’iniziativa desta preoccupazione tra i produttori nazionali, oltre che europei. A seconda dei suoi esiti, e delle decisioni che verranno prese dal Governo della Repubblica Popolare cinese, potrebbe infatti configurarsi, per il settore italiano della produzione e commercializzazione di acquaviti, in particolare il Brandy, una nuova limitazione al commercio internazionale nonché un probabile innalzamento dei dazi all’importazione, già a partire da due mesi dall’avvio dell’indagine, presentata il 5 gennaio 2024.

Indagine anti-dumping cinese sui distillati europei

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una vera e propria ritorsione che rischia di colpire ingiustamente un settore estraneo ad una querelle di natura politica, supponiamo in parte legata all’indagine attivata dalla Ue sui veicoli elettrici cinesi - commenta la Presidente Micaela Pallini -. Non dimentichiamoci che il settore, in virtù della controversia Airbus-Boeing ha subito dazi ad valorem pesantissimi negli Stati Uniti per circa due anni dal 2019 al 2021. In uno scenario internazionale così incerto e delicato, segnato da conflitti, non è auspicabile intraprendere nuove guerre commerciali. Tra l’altro non è la prima volta che la Cina colpisce duramente uno dei settori emblema del Made in Italy, circa 10 anni fa già il vino fu oggetto di un’indagine simile e grazie ad un intenso lavoro di diplomazia europea si riuscì a trovare una soluzione condivisa”.

Federvini, l’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti, auspica che le istituzioni nazionali e comunitarie non facciano mancare il proprio supporto e che a livello diplomatico sia attivato un confronto costruttivo per scongiurare misure di ritorsione.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 42 record
Pagina
2
11/01/2025
Meta rivoluziona le sue politiche interne, abbandonando iniziative per diversità e inclusi...
11/01/2025
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale in Italia sono aumentate del 3,3% ne...
11/01/2025
Un guasto alla linea elettrica presso la stazione di Milano Centrale ha causato ritardi si...
10/01/2025
Nel remoto campo di Little Dome C, in Antartide, un’impresa scientifica senza precedenti s...
10/01/2025
Il 10 gennaio 2025 rappresenta una data cruciale per il futuro dell'ex Ilva di Taranto.
10/01/2025
Il 2025 si apre con una giornata calda sul fronte sindacale.
Trovati 42 record
Pagina
2
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli