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Iata: "Test anti-Covid obbligatori e niente quarantena per chi vola"

 
Iata: 'Test anti-Covid obbligatori e niente quarantena per chi vola'
L'intero settore dei viaggi continua a cercare soluzioni per rimediare quantomeno parzialmente alle durissime conseguenze economiche della pandemia e specialmente le compagnie aeree stanno soffrendo nonostante le riaperture dei voli dopo i mesi di lockdown.

Al momento vigono ancora delle restrizioni sul territorio italiano (ad esempio è ancora impossibile approdare nel nostro paese dagli Stati Uniti per semplice turismo) ma a pesare sulle scelte dei potenziali viaggiatori che invece hanno libertà di arrivare sulla penisola è la possibilità di una quarantena obbligatoria.

Per superare questo scoglio è arrivata la proposta dell'International Air Transport Association che vorrebbe un test obbligatorio anti-Covid per tutti quanti i passeggeri che sono sul punto di imbarcarsi su un volo.
Il direttore generale De Juniac ha specificato che "il traffico dell'aviazione commerciale non potrà mai riprendersi pienamente finché non saranno aboliti gli obblighi di quarantena. E l'unica alternativa credibile è costituita dai test antigenici rapidi".

Nella proposta della Iata (già discussa con l'Organizzazione Mondiale dell'Aviazione Civile e con diversi esecutivi e scali aeroportuali), questa misura diventerebbe obbligatoria unicamente per i voli internazionali che sono quelli per cui è introdotta la quarantena.

De Juniac specifica che entro ottobre potrebbero essere disponibili dei test rapidi ed economici che danno risultati precisi entro un quarto d'ora. Il costo di queste forniture andrebbe a carico dello Stato perché si tratterebbe di misure sanitarie obbligatorie, per un totale di alcuni milioni di passeggeri ogni giorno

Ci sono ancora dei dubbi sui test rapidi a cui si riferiscono i consulenti medici della Iata, che differisce da quello usato da qualche settimana all'aeroporto di Fiumicino per chi proviene da paesi a rischio come Grecia, Spagna, Malta, Croazia e da pochi giorni, Francia.

Il direttore generale spiega che "non c'è stata la risalita del traffico passeggeri che ci attendevamo in estate: siamo a un milione di passeggeri giornalieri rispetto ai 10 milioni pre pandemia. Per un rimbalzo accettabile dobbiamo almeno quadruplicare questa cifra, che corrisponde al numero di test di cui abbiamo bisogno. L'esame rapido sarà fatto anche dagli equipaggi poco prima della partenza: l'ideale sarebbe all'aeroporto".

Pochi giorni fa Alitalia ha creato in via sperimentale una tratta "Covid-free" fra Roma e Milano Linate con dei test rapidi prima della partenza, con gli esami che però sono svolti unicamente dai passeggeri. Ora si attende la risposta dei Governi alla proposta della Iata, per capire se questo modello potrà essere ampliato e se diventerà la normalità per i voli nei prossimi mesi.
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