Gruppo Hera e Acr danno vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service

- di: Barbara Leone
 
Un’operazione senza precedenti, che dà vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service con una presenza capillare in tutta la penisola italiana. E’ questo l’ultimo traguardo targato Gruppo Hera, che tramite la controllata Herambiente Servizi Industriali (Hasi), ha sottoscritto un accordo vincolante per una partnership di lungo termine che prevede l’acquisizione del 60% della società A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A. (Acr), una delle maggiori realtà italiane nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas, con sede principale a Mirandola (Modena). Nella nuova società confluiranno, inoltre, alcune attività di bonifica e global service in capo ad Hasi.

Gruppo Hera e Acr danno vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service

Il Gruppo Hera rafforza così ulteriormente il proprio primato nel settore ambiente, grazie a un centinaio di impianti di proprietà certificati e all’avanguardia, e può ora contare sull'elevata capacità operativa, il time to market nei servizi e l’importante parco macchine e attrezzature di Acr, già attiva in oltre 100 siti di bonifica con oltre 450 dipendenti e, tra i propri clienti, i maggiori player nel settore oil&gas. Con questa partnership, da un lato, il Gruppo Hera anticipa il raggiungimento dell’obiettivo nelle attività di bonifica fissato nel piano industriale, dando seguito al percorso di crescita in questo ambito sia in termini dimensionali sia in termini di sostenibilità ed economia circolare, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda Onu al 2030, che negli ultimi 10 anni hanno consentito di raddoppiare la base clienti. Dall’altro lato, Acr dà corso al proprio piano strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore nazionale del settore, rafforzando la propria presenza nel core business delle bonifiche ed entrando nel mondo del global service.

“Con questa nuova acquisizione - commenta Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera - mettiamo a sistema le eccellenze e i punti di forza di due primarie realtà che, insieme, si completano sinergicamente per rispondere in maniera sempre più performante e capillare alle esigenze delle aziende, in particolare quelle con grandi stabilimenti industriali dove è necessario trattare anche complesse tipologie di rifiuti, sia solidi che liquidi. Con questa operazione consolidiamo il nostro primato in questo settore e puntiamo a rafforzare ulteriormente la nostra proposta di servizi ambientali integrati a beneficio di tutto il territorio nazionale”.

Soddisfatti anche i fratelli Alberto e Claudio Reggiani, Amministratori Delegati di A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A., che hanno così commentato l’operazione: “Entrare a far parte di una realtà come il Gruppo Hera, così grande e solida finanziariamente, ben radicata sul territorio e con ampie specializzazioni ci permetterà di allargare i nostri orizzonti e arricchire le attività del settore ambientale, integrando tutte le competenze necessarie e fondamentali per poter essere annoverati tra i più importanti player a livello nazionale nel campo delle bonifiche. Noi e i nostri collaboratori siamo convinti che questa aggregazione ci porterà ad affrontare e vincere insieme sfide molto importanti”.

Le sinergie tra la dotazione impiantistica e la strategia multibusiness del Gruppo Hera con la consolidata esperienza in materia di bonifiche ambientali e industriali di Acr rappresentano un unicum a livello nazionale, per know-how e capacità di trattamento rifiuti, in grado di creare importanti e positive ricadute economiche nei settori in cui operano le due realtà, che mettono così a fattor comune le relative eccellenze. Attraverso la controllata Hasi, il Gruppo Hera conta oggi 18 siti polifunzionali dedicati al trattamento dei rifiuti prodotti dalle aziende e tratta ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti industriali. Nel 2021 Acr ha sviluppato ricavi per circa 110 milioni di euro e un margine operativo lordo di circa 17 milioni nei settori oggetto dell’operazione. L’attuale proprietà di Acr (famiglia Reggiani) rimarrà all’interno della nuova compagine societaria con il 40%. Al fine di regolare la futura governance verrà sottoscritto un Patto Parasociale che prevederà un Consiglio di Amministrazione della nuova Acr composto da 5 membri, di cui 3 nominati dal Gruppo Hera e 2 dalla famiglia Reggiani, con la designazione dei fratelli Alberto e Claudio Reggiani come Amministratori Delegati.

L’integrazione delle nuove piattaforme Acr con l’attuale dotazione impiantistica di Hasi, inoltre, aumenterà la capillarità delle soluzioni di prossimità nei territori storicamente serviti, migliorando efficienza e qualità dei servizi alle imprese, anche grazie alle sinergie con Herambiente. La nuova partnership, pertanto, è in linea con l’orientamento strategico del Gruppo che con le sue attività mira sempre a garantire ritorni positivi e benefici economici per i propri clienti ma anche per le realtà locali. Questa operazione (che segue le acquisizioni già concluse negli anni scorsi dal Gruppo Hera (dalle toscane Waste Recycling, Teseco e Pistoia Ambiente, alle trevigiane Geo Nova e Aliplast), a cui si sono aggiunte più di recente la friulana Recycla, il vicentino Gruppo Vallortigara e le partecipazioni nelle marchigiane Sea e Macero Maceratese) rappresenta così un nuovo step nel percorso di continua crescita della multiutility che mira a fornire ai propri clienti soluzioni efficienti, innovative e competitive sia in termini di costi sia di sostenibilità in chiave di economia circolare. Oltre all’accordo firmato oggi, la partnership sarà soggetta alle usuali condizioni previste per questo tipo di operazioni e a tutte le comunicazioni e approvazioni da parte delle autorità ed enti competenti, nonché, per quanto riguarda le sole partecipazioni interessate, all’efficacia di alcune operazioni preliminari in seno ad Acr. Le parti prevedono di arrivare a completare l’operazione entro il termine del 31.03.2023.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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