Greenpackt: Fameccanica lancia il progetto packaging 100% sostenibile

- di: Barbara Bizzarri
 
Fameccanica, gruppo internazionale controllato da Angelini Industries e leader nel settore dei prodotti igienici monouso, che ha chiuso il 2021 con ricavi superiori a 200 milioni di euro, di cui oltre l’80% generati grazie all’export, lancia il progetto Greenpackt per rendere l'industria del packaging sostenibile al 100%.

Greenpackt: Fameccanica lancia il progetto packaging 100% sostenibile

Il progetto Greenpackt consente di industrializzare e automatizzare la produzione di confezioni di detersivi monodose, lavorando sia sulla macchina sia sul packaging. In questa prima fase, Fameccanica ha progettato due macchinari: uno per la produzione di scatole a partire da un foglio di cartone già personalizzato; l’altro per realizzare buste richiudibili tramite zip, composte da carta accoppiata. Entrambe le confezioni hanno dimensioni compatte, assicurano un'elevata protezione dall'umidità e vantano un sistema di apertura a prova di bambino, che ha superato i test della normativa Aise, garantendo così la massima sicurezza per i più piccoli. Fameccanica persegue l'obiettivo di rispondere alla sempre più significativa richiesta da parte dei consumatori di utilizzare confezioni sostenibili, come il cartone riciclato: Greenpackt consente di abbattere le emissioni del 53% rispetto ad una confezione tradizionale. Quindi, se si sostituisse ogni nuova confezione prodotta in maniera tradizionale con una del progetto Greenpackt, si genererebbe una quantità di ossigeno pari a quella di 4 milioni di giovani alberi piantati ogni anno o, in alternativa, sotto il profilo energetico, si potrebbe soddisfare il fabbisogno annuo di quasi settantamila famiglie italiane.

“Oggi con Greenpackt ci posizioniamo come precursori nel proporre un sistema brevettato, una soluzione integrata macchina-prodotto, che coinvolge l’intera supply chain, dalla selezione delle materie prime alla loro lavorazione – ha dichiarato Alessandro Bulfon, Ceo di Fameccanica Greenpackt apre una porta sul futuro di un mercato strategico, non ancora presidiato, offrendo opportunità più ecologiche, etiche e sostenibili. Attraverso questa nuova tecnologia e grazie al nostro know-how, abbiamo saputo rispondere a una importante domanda di mercato, come confermano le trattative, già oggi in essere, con i principali operatori e player, italiani e internazionali.”

La decisione di utilizzare materiali riciclabili o biodegradabili per il sistema Greenpackt nasce anche dalla volontà di dare un contributo effettivo alla lotta contro l'inquinamento da plastica: attualmente, a livello globale, solo il 9% della plastica prodotta è riciclata mentre almeno il 22% inquina gli ambienti terrestri e marini contaminandone le risorse. Si stima che ad oggi ben 12 milioni di tonnellate di plastica siano riversate in mare ogni anno, tra cui le confezioni per monodosi che contribuiscono con l’immissione annua sul mercato di 416 milioni di unità, pari a 31.200 tonnellate e con un impatto ambientale di circa 97.000 tonnellate di CO2 equivalente.

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