• SIMEST25 850 1

Green Deal: la Commissione Europea allenta le normative sulla sostenibilità aziendale

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Green Deal: la Commissione Europea allenta le normative sulla sostenibilità aziendale
La Commissione Europea ha presentato il "Pacchetto Omnibus", una serie di proposte legislative volte a semplificare le normative esistenti in materia di sostenibilità aziendale. L’obiettivo dichiarato è ridurre gli oneri amministrativi per le imprese europee, migliorandone la competitività globale, soprattutto nei confronti di Stati Uniti e Cina. Tuttavia, le modifiche proposte hanno sollevato un acceso dibattito tra sostenitori e oppositori di questa revisione.

Green Deal: la Commissione Europea allenta le normative sulla sostenibilità aziendale

Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). La proposta della Commissione Europea prevede di innalzare la soglia dimensionale per l'obbligo di rendicontazione. Saranno tenute a rispettare i requisiti di reportistica solo le imprese con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro. Questa modifica ridurrà significativamente il numero di aziende soggette alla direttiva, escludendo circa l'80% di quelle precedentemente obbligate alla rendicontazione non finanziaria.

Inoltre, la Commissione ha deciso di posticipare le scadenze per l'implementazione della CSRD. Il termine per la prima rendicontazione è stato rinviato al 2028, anziché al 2026 o 2027 come inizialmente previsto. Questa proroga consente un allineamento temporale con la futura Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità Aziendale (CSDDD), permettendo alle imprese di prepararsi con maggiore gradualità ai nuovi requisiti normativi.

Modifiche alla Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità Aziendale (CSDDD)

Anche la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) subirà importanti modifiche. Il pacchetto Omnibus prevede che la sua applicazione venga posticipata di un anno, con il primo obbligo per le grandi aziende che scatterà dal 26 luglio 2028.

Un altro elemento chiave della riforma riguarda il perimetro di applicazione della due diligence: le aziende saranno obbligate a monitorare solo i partner commerciali diretti, riducendo l’attenzione sulle relazioni indirette lungo la filiera produttiva. Inoltre, la frequenza delle valutazioni di sostenibilità passerà da annuale a quinquennale, con l’obiettivo di snellire gli adempimenti burocratici.

Le reazioni alle nuove proposte

Le modifiche introdotte dalla Commissione hanno suscitato reazioni contrastanti. Le imprese europee hanno accolto con favore la semplificazione normativa, sottolineando come la riduzione degli oneri amministrativi possa migliorare la competitività del mercato europeo. Molti rappresentanti del settore industriale ritengono che le nuove direttive aiuteranno le aziende a concentrarsi sull’innovazione, piuttosto che su una eccessiva burocratizzazione dei processi di sostenibilità.

D’altro canto, diverse organizzazioni ambientaliste e ONG hanno espresso preoccupazione. Secondo loro, queste modifiche rischiano di indebolire l’impegno dell’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico e alla tutela dei diritti umani lungo le catene di fornitura globali. Alcuni Paesi membri, tra cui la Spagna, hanno già manifestato la loro opposizione alle nuove regole, chiedendo che gli obblighi di sostenibilità rimangano stringenti per garantire il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal.

Prossimi passi

Il pacchetto Omnibus dovrà ora essere esaminato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea prima di poter entrare in vigore. Il processo legislativo potrebbe portare ad ulteriori revisioni delle attuali proposte, soprattutto se dovesse emergere una forte resistenza da parte di alcuni Stati membri o gruppi di pressione.

Nel frattempo, le imprese dovranno seguire con attenzione l’evoluzione normativa per comprendere come adattarsi alle future disposizioni in materia di sostenibilità. Il destino del Green Deal europeo dipenderà da come queste riforme verranno bilanciate tra esigenze di competitività economica e impegni ambientali.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 1 record
16/04/2025
90% di finanza sostenibile al 2029: Snam pubblica il nuovo Sustainable Finance Framework
Snam ha pubblicato il nuovo Sustainable Finance Framework, confermando l'obiettivo di ragg...
Trovati 1 record
  • SIMEST25 720