Gran Bretagna: la crisi cambia le abitudini, il cibo congelato scalza quello fresco

- di: David Lewis
 
Dopo avere trascorso al lavoro una giornata, eguale a molte altre, si torna a casa, passando prima dal supermercato perché si deve tenere fornito il frigo. I lunghi espositori in legno della frutta fresca sembrano traboccare di prodotti, come mai negli ultimi mesi. Strano, verrebbe da chiedersi, se non si sapesse che anche questo è una conferma della crisi, che sembra proprio non volere finire. Perché, se come dicono gli statistici, l'aumento del prezzi sta rallentando, a guardare i cartellini non sembra proprio.
Poi, andando in giro per il supermarket, la ''rivelazione'', con tanta gente - molta più del normale - davanti agli espositori refrigerati del cibo congelato e vedere che nei loro carrelli sono in maggioranza i contenitori di pollo, piatti pronti, pizze e patatine ancora coperti di brina.

Gran Bretagna: la crisi cambia le abitudini, il cibo congelato scalza quello fresco

Potrebbe sembrare solo una sensazione e invece non è così perché la scelta comprare cibo congelato piuttosto che fresco è ormai una costante dei bilanci famigliari, soprattutto di chi vede gli stipendi immutati da anni, mentre i prezzi crescono.
Non è che lo dico solo io, ma anche una società di ricerche, che ha certificato il ''sorpasso'' del freddo rispetto al fresco. Il termometro di questa situazione, che fino a ieri sarebbe sembrata irreale, sono le parole di chi confessa che si tratta di una scelta obbligata, perché non ci si può più permettere, come si faceva prima, di comprare cibo fresco. Lo conferma anche il British Retail Consortium, l'associazione dei venditori al dettaglio, secondo il quale ormai prevale la logica di risparmiare per contrastare il costo della vita. Oltre all'aspetto economico, a spingere verso il cibo congelato o surgelato c'è anche il fatto che, ricorrendo ad esso, c'è meno spreco, almeno a detta dei consumatori.

Certo, ricorrere al cibo congelato fa perdere alcune priorità, come quella di privilegiare il valore nutrizionale del fresco, ma, quando c'è da fare i conti con quanto hai in tasca, certi ragionamenti possono essere anche accantonati, almeno per questo momento storico.
In molti continuano a pensare che il fresco ha un sapore migliore, anche se c'è chi, leggendo sulle confezioni di cartone che il prodotto è stato congelato in tempi brevissimi dopo essere stato raccolto o pescato, ammette che forse bisogna sfatare il mito che il cibo mandato a temperature sotto lo zero sia meno salutare.

Secondo una società di ricerca, ad aumentare sensibilmente sono state le vendite di articoli come il pollo congelato (+5,9%) e come i cibi pronti surgelati (+ 2,6).
D'altra parte, come dare torto a chi acquista congelato o surgelato, sapendo che a marzo l'inflazione degli alimenti freschi ha raggiunto il 17%, rispetto al 16,3% di febbraio? Secondo il British Retail Consortium, si tratta del tasso più alto dal 2005, da quando questi dati sono raccolti.
Una situazione che, poi, sta facendo portando alcune massaie a scelte radicali o anche rivoluzionarie, congelando tutto quel che avanza del cibo fresco. Persino il vino, da usare, una volta scongelato, in cucina.
Ecco, a questo non ci sto!!!
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