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Trump alza i dazi, Goldman taglia le stime: Fed e Bce pronte a correre ai ripari

- di: Jole Rosati
 
Trump alza i dazi, Goldman taglia le stime: Fed e Bce pronte a correre ai ripari
Goldman Sachs (foto: l'AD David Solomon) ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche per il 2025, citando le politiche tariffarie dell’amministrazione Trump come principale causa del rallentamento della crescita. La banca d’investimento ora prevede che la Federal Reserve (Fed) effettuerà tre tagli dei tassi di interesse nel corso dell’anno, programmati per luglio, settembre e novembre. In precedenza, Goldman Sachs aveva anticipato solo due riduzioni, previste per giugno e dicembre. Analogamente, si prevede che la Banca Centrale Europea (Bce) ridurrà i tassi in aprile, giugno e luglio.  

Impatto dei dazi sull’economia statunitense 
Le recenti misure tariffarie imposte dal presidente Donald Trump, tra cui un dazio del 25% su acciaio e alluminio canadesi, stanno esercitando una pressione significativa sull’economia statunitense. Secondo Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, queste tariffe potrebbero aumentare i prezzi al consumo, ridurre il reddito reale delle famiglie e creare incertezza finanziaria, portando le aziende a ritardare gli investimenti. Di conseguenza, Goldman Sachs ha abbassato la previsione di crescita del PIL degli Stati Uniti per il 2025 dall’2,4% all’1,7%. 

Reazioni dei mercati finanziari
L’annuncio dei dazi ha provocato una reazione negativa nei mercati finanziari globali. Le borse hanno registrato cali significativi, mentre gli investitori si sono rifugiati in beni considerati sicuri, come i titoli di Stato e l’oro, il cui prezzo ha raggiunto livelli record. Ad esempio, il Nikkei giapponese ha subito una flessione del 3,6%, con perdite simili in altri mercati asiatici. Economisti avvertono che le aggressive politiche tariffarie statunitensi potrebbero danneggiare la fiducia di imprese e consumatori, aumentando il rischio di recessione.  

Prospettive per la politica monetaria
In risposta alle crescenti tensioni commerciali e al rallentamento economico, sia la Fed che la Bce stanno considerando misure di allentamento monetario. Goldman Sachs prevede che la Fed effettuerà tre tagli dei tassi nel 2025, mentre la Bce procederà con riduzioni simili per sostenere l’economia dell’Eurozona. Queste mosse mirano a stimolare la crescita e mitigare gli effetti negativi delle politiche commerciali protezionistiche. 

Dichiarazioni ufficiali
Christine Lagarde, presidente della Bce, ha espresso preoccupazione riguardo all’impatto dei dazi statunitensi sull’economia europea. In un’audizione al Parlamento Europeo, ha dichiarato: “I dazi Usa al 25% sulle importazioni dall’Europa abbasserebbero al Pil dell’eurozona di 0,3 punti e aumenterebbero l’inflazione di 0,5 punti”.

Una situazione fluida 
Le politiche tariffarie dell’amministrazione Trump stanno avendo ripercussioni significative sull’economia globale, spingendo istituzioni finanziarie come Goldman Sachs a rivedere al ribasso le loro previsioni di crescita e a prevedere interventi di politica monetaria espansiva da parte delle principali banche centrali. La situazione rimane fluida, e gli sviluppi futuri dipenderanno dalle decisioni politiche e dalle risposte dei mercati internazionali.

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