Meloni a cuore aperto: leadership, Musk e l'interesse nazionale

- di: Bruno Coletta

03/01/2025

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si racconta in una lunga intervista al settimanale Sette del Corriere della Sera, toccando temi chiave della politica nazionale e internazionale, dal simbolo del suo partito al rapporto con Elon Musk, dalla guerra in Ucraina alla rigenerazione urbana in Italia. Con un tono schietto e diretto, Meloni difende le sue scelte e ribadisce la centralità dell’interesse nazionale come guida della sua azione di governo.

Il simbolo di Fratelli d’Italia e la fiamma
“Togliere la fiamma dal simbolo non è mai stata una questione all’ordine del giorno”, chiarisce Meloni, rispondendo alle speculazioni sul possibile abbandono del simbolo storico di Fratelli d’Italia. Con queste parole, la premier chiude il dibattito che ciclicamente riemerge, confermando l’importanza della continuità simbolica per il suo partito.

Elon Musk: genio e innovatore
Un capitolo importante dell’intervista è dedicato al rapporto con Elon Musk. “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. Musk è un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui”, afferma Meloni. La premier ha elogiato Musk come “una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario con lo sguardo rivolto al futuro”, pur sottolineando che, su alcuni temi, le loro posizioni possono divergere.
Interrogata sui rischi legati alla sicurezza derivanti dalle attività delle aziende di Musk, Meloni ha risposto con fermezza: “Valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo include contemperare partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza”.

L’approccio all’Ucraina e le parole di Trump
Sulla guerra in Ucraina, Meloni ha trovato un punto di convergenza con le dichiarazioni di Donald Trump: “Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti. Sono parole totalmente sovrapponibili a quelle che ho ripetuto a nome dell’Italia: l’unico modo per giungere alla pace è costringere la Russia a una situazione di stallo”. Una posizione che riafferma l’impegno italiano a sostenere un equilibrio di forze sul campo per favorire una soluzione diplomatica.

Il pragmatismo nei rapporti con Bruxelles
Meloni ha lodato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per aver assegnato all’Italia un ruolo di primo piano nella nuova Commissione, resistendo “alle forti pressioni della sinistra”. La premier ha descritto il loro rapporto come basato su pragmatismo e rispetto reciproco, evidenziando l’importanza di un’Italia autorevole nel panorama europeo.

Rigenerazione urbana: il modello Scampia
La premier ha espresso soddisfazione per il completamento dello sgombero delle Vele di Scampia, definendolo un passo cruciale per avviare un progetto di rigenerazione urbana. “Lo Stato c’è e sta dalla parte dei cittadini onesti”, ha affermato, promettendo un’Italia più giusta e meno segnata dal degrado.

Nessun pentimento, solo passione
Meloni ha chiuso l’intervista con una riflessione sul suo operato: “Tutto è perfettibile, ma non ho pentimenti né rimpianti. Non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare”. Parole che testimoniano la convinzione della premier nell’aver agito sempre in nome dell’interesse nazionale, affrontando con coraggio le complessità di una fase storica particolarmente difficile.
Con un governo che si propone di dialogare con tutti, Meloni punta a consolidare le tradizionali alleanze italiane e ad aprire nuove vie di collaborazione, confermando una visione geopolitica pragmatica e ambiziosa.

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