Germania, braccio di ferro sulla data delle elezioni

La questione, in Germania, non è “se” si andrà ad elezioni anticipate, ma quando. La maggioranza socialisti-verdi-liberali è crollata dopo tre anni di polemiche e scontri intestini, e non è più proponibile. Ma il cancelliere Scholz vuole il voto di fiducia a gennaio e le elezioni a marzo, l’opposizione e i gruppi imprenditoriali tedeschi affermano che la Germania non può aspettare così a lungo, perché c’è la recessione e l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca apre scenari di scontro tra il Governo Usa e la Germania sulla questione export, come già avvenuto nel primo mandato di Trump.

Germania, braccio di ferro sulla data delle elezioni

“Non possiamo permetterci di avere in Germania un governo senza maggioranza per diversi mesi – ha detto a proposito Friedrich Merz, leader della minoranza parlamentare, ansioso di sfruttare il vantaggio che gli danno i sondaggi nazionali - seguito da una campagna elettorale per altri mesi e poi forse diverse settimane di trattative di coalizione”.

Ma Scholz e i socialdemocratici tengono duro, ribadendo che il voto di fiducia ci sarà a gennaio e che, se cancelliere non otterrà la fiducia, si andrà alle elezioni a marzo. La strategia di Sholz è chiara: evitare di andare al voto troppo a ridosso del crollo della coalizione di governo, far emergere le contraddizioni della Cdu-Csu anche a livello di leadership, far decantare la situazione e mettere i liberali, che i sondaggi danno al 4%, quindi fuori dal Parlamento, come la rana nell’acqua bollita.

Inoltre, da qui a marzo la situazione geopolitica potrebbe essere cambiata e si potrebbero essere riaperti spazi per la risalita dell’Spd.