Generali Italia conclude il processo di integrazione di Cattolica. Fancel: "Siamo oggi l’operatore numero uno del mercato assicurativo italiano"

- di: Barbara Leone
 
E’ la più importante operazione di Generali Italia, quella appena conclusasi. E grazie alla quale la Compagnia si piazza in cima all’Olimpo degli assicuratori italiani.  Generali Italia ha dunque completato uno dei passaggi principali nel processo di integrazione societaria di Cattolica Assicurazioni, creando di fatto la prima Compagnia in Italia sia nei Rami Danni sia nei Rami Vita. È stato infatti firmato l’atto che comporta, dal 1° luglio, l’ingresso di Cattolica in Generali Italia come divisione generando, in anticipo di un anno, sinergie fino a 130 milioni di euro al termine del 2025, superiori agli 80 milioni di euro inizialmente previsti.  L’integrazione di Cattolica rappresenta, come detto, la più importante operazione di Generali Italia nell’ambito del piano strategico di Gruppo, “Lifetime Partner 24: Driving Growth”. Un percorso fondato su 3 pilastri: visione condivisa, chiara e di lungo periodo focalizzata sulla sostenibilità per generare un impatto positivo sull’economia reale; generazione di valore per tutti gli stakeholder; mantenimento del brand Cattolica nell’interesse di territorio, dipendenti, clienti e agenti. Oltre all’adozione di modelli di business complementari, a determinare il successo dell’integrazione è stata soprattutto la comunanza di valori: valorizzazione delle persone; focus sul risultato; apertura al mondo da prospettive differenti; professionalità delle Reti distributive; attenzione al territorio e alle comunità.

Generali Italia conclude il processo di integrazione di Cattolica

“Con l’integrazione di Cattolica siamo oggi l’operatore numero uno del mercato assicurativo italiano: un motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità verso tutti i nostri stakeholder – ha commentato Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali Italia -. Grazie alla nostra esperienza di successo in progetti di questo tipo, all’impegno di tutti i colleghi, al lavoro quotidiano delle Reti distributive delle due Compagnie, che nel corso di quest’ultimo anno non hanno mai perso di vista la relazione con il cliente, abbiamo completato questa operazione in tempi molto rapidi. In questa importante fase di integrazione abbiamo avuto modo di arricchire reciprocamente l’expertise e le eccellenze, valorizzando le competenze delle persone di Cattolica. Attraverso il suo brand, Cattolica proseguirà a sviluppare il proprio business tradizionale, oltre ad un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Con questa nuova organizzazione – ha aggiunto in conclusione Fancel -, valorizzando la complementarità dei rispettivi modelli di business, puntiamo a rafforzare la nostra offerta di prodotti e soluzioni innovative ai nostri 12 milioni di clienti”.

Per rafforzare ulteriormente la struttura societaria e anticipare il conseguimento delle sinergie industriali, a settembre dello scorso anno è stata decisa un’accelerazione del processo, anticipando l’integrazione al 2023. Al fine poi di risultare ancor più agili ed efficienti, è stata disegnata una nuova riorganizzazione societaria che ha portato alla fusione di Genertel in Cattolica e alla contestuale ridenominazione di Cattolica in Genertel, valorizzando la licenza mista (Danni e Vita) di Cattolica. L’operazione, autorizzata lo scorso 28 marzo da Ivass, garantisce maggiore coerenza con il modello operativo e di business di Country Italia che prevede legal entity dedicate per canale distributivo: Generali Italia e Cattolica attraverso le reti agenziali; Alleanza Assicurazioni attraverso una rete proprietaria di dipendenti e Genertel con il canale diretto. Il marchio Cattolica, importante valore della Compagnia grazie all’eccellente lavoro della Rete agenziale, e confermata nella sua indipendenza, resta sul mercato e continua ad offrire le sue soluzioni a tutti i clienti a 360 gradi, con un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Il piano di roll-out di sistemi, processi e prodotti sulla Rete Cattolica resta confermato, insieme allo sviluppo dell’offerta di Cattolica nei settori di interesse.

La sede di Verona diviene inoltre un Polo di Country, assumendo una rilevanza strategica: principalmente focalizzato per Cattolica sul business Danni e la Rete, le attività del business agro-alimentare e la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore. Ospiterà anche le expertise e le capabilities operative di Cattolica che daranno servizio alle rispettive funzioni di Country. Il percorso di integrazione è giunto quindi oggi ad una tappa fondamentale, a distanza di tre anni dall’avvio della Partnership Strategica siglata nel giugno del 2020 tra Generali Italia e Cattolica con l’obiettivo di crescere in 4 ambiti: Asset Management, Iot, Salute e Riassicurazione. Nell’ottobre 2020 Assicurazioni Generali è diventata il primo azionista di Cattolica sottoscrivendo un aumento di capitale di €300 mln. Un anno più tardi, ha lanciato un’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) sul capitale di Cattolica, completata positivamente con l’acquisizione dell’84,5% di Cattolica. Nel dicembre del 2021 è stato dato avvio al programma di integrazione e già otto mesi dopo sono state attivate le prime agenzie su sistemi, prodotti e processi di Generali. A maggio 2023 è stato completato il rollout di prodotti, sistemi e processi Auto e Non Auto Retail su tutte le 750 Agenzie della Rete Cattolica.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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