Attacchi a Gaza: la tragedia dei gemelli al-Batran scuote il mondo

- di: Bruno Coletta
 
Negli ultimi giorni il nord della Striscia di Gaza è stato teatro di un'intensificazione degli attacchi militari da parte delle forze israeliane, con conseguenze devastanti per la popolazione civile. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, nelle ultime 24 ore almeno 27 palestinesi hanno perso la vita, mentre altri 149 sono rimasti feriti. Questi numeri si aggiungono a un bilancio umano già tragico, alimentato dal conflitto iniziato il 7 ottobre 2023.

La tragedia dei gemelli al-Batran
Tra le storie più emblematiche e commoventi di questa crisi c'è quella di Ali e Mohammed al-Batran, due gemelli neonati morti per ipotermia a causa della mancanza di risorse nell'ospedale Al-Aqsa Martyrs. Ali è deceduto il giorno successivo al fratello, evidenziando la grave crisi umanitaria che colpisce la popolazione civile e il sistema sanitario di Gaza. La madre, intervistata dall'agenzia di stampa Wafa, ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere il dolore di perdere due figli in condizioni tanto disumane”.

Gli attacchi agli ospedali e la crisi sanitaria
Il settore sanitario di Gaza è in ginocchio. L’ospedale Kamal Adwan, uno dei principali centri medici del nord, è stato oggetto di un’operazione militare israeliana durante la quale il direttore, Hussam Abu Safia, è stato arrestato e trasferito in Israele. Durante l’azione, un incendio è stato appiccato nella struttura, aggravando una situazione già disperata.
Secondo un rapporto di Medici Senza Frontiere, oltre il 60% delle strutture sanitarie di Gaza è ormai inutilizzabile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato un appello urgente: “È imperativo proteggere gli ospedali e garantire l'accesso alle cure per i feriti”.

Un bilancio umano devastante
Dal 7 ottobre, il conflitto ha causato oltre 45.000 vittime palestinesi e più di 108.000 feriti, secondo le stime delle autorità locali. Sul fronte israeliano, gli attacchi di Hamas hanno provocato la morte di 1.139 persone, con più di 200 prigionieri ancora detenuti nella Striscia di Gaza. Questi dati mettono in luce l’escalation di violenza e la crescente impossibilità di raggiungere una soluzione diplomatica.

Le risposte della comunità internazionale
La comunità internazionale continua a chiedere un cessate il fuoco, ma le prospettive restano incerte. L’Onu e varie Ong hanno inviato aiuti umanitari, ma la distribuzione è spesso ostacolata dai bombardamenti e dai blocchi. Intanto, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha avvertito: “La situazione a Gaza rischia di trasformarsi in una catastrofe umanitaria senza precedenti”.

Conclusioni
La crisi a Gaza è un monito per la comunità globale sull’urgenza di fermare le violenze e trovare una soluzione politica al conflitto. Le vite dei gemelli al-Batran e di migliaia di altri civili non devono essere dimenticate. Ogni giorno che passa senza una risoluzione aumenta il numero di vite spezzate, trasformando una tragedia umana in una crisi di coscienza collettiva.

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