Il simbolo che dal 1894 caratterizza le Officine Maccaferri è il gabbione e, a Villa Guastavillani, è stato celebrato il prodotto più rappresentativo dell’azienda bolognese, all’interno della sede della Bologna Business School, con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami: "Maccaferri e il gabbione sono un’azione a livello globale nata da un nefasto evento e ora rappresentano un’azienda portatrice di Made in Italy nel mondo".
Il gabbione di Maccaferri: celebrati i 130 anni
All’evento che affronta il futuro ‘un gabbione alla volta’, come detto, era presente anche il governatore della Regione, Stefano Bonaccini: "In bocca al lupo alla nuova proprietà italiana di Ambienta che punta sulla sostenibilità. Mai come oggi conta questo tema, soprattutto in questa terra".
Si celebrano dunque 130 anni di storia del gabbione Maccaferri, impiegato nei più moderni progetti di ingegneria sostenibile a livello mondiale: dal Galles al fiume Arno, dall’isola di Santiago a San Paolo in Brasile, fino ad Anversa. In Italia, invece, proprio un’inondazione a Casalecchio con 2900 gabbioni ha dato il via a tutto nel 1894 e, mai come oggi, secondo Lapo Vivarelli Colonna, Ceo di Officine Maccaferri, il "nostro deve essere un intervento continuo, sostenibile ed efficiente, con l’obiettivo di armonizzare l’uomo nel contesto ambientale con tecnologie moderne e digitali, oltre che intelligenti".
Oggi Maccaferri vanta oltre 600 milioni di euro di fatturato ed è in crescita mentre "il gabbione rappresenta la capacità di generare soluzioni sostenibili e concrete, dalla tradizione all’innovazione", ha affermato Sergio Iasi, presidente di Officine Maccaferri. "Si deve fare in modo che università e imprese lavorino insieme", ha concluso il rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari.