Furto in casa, il reato che intimorisce il 60% degli italiani

- di: Barbara Bizzarri
 
A fare da contraltare all'ebbrezza della partenza per le vacanze è la paura dei furti in casa: la  CNA segnala in una propria indagine  che questa preoccupazione riguarda oltre sei italiani maggiorenni su dieci, un dato di poco superiore alle rilevazioni del Censis (55% ) e del sito di confronto facile.it (60) .  Benché le statistiche lo diano in calo il furto/rapina nelle abitazioni rimane un  reato che intimorisce particolarmente gli italiani e se ne registrano comunque circa 135mila in un anno, ovvero 370 al giorno. Oltre 15 l'ora.

Furto in casa, il reato che intimorisce il 60% degli italiani

La paura è rinforzata dalla constatazione che, sempre più spesso, la presenza di persone in casa non funziona da deterrenza con il rischio concreto che alla perdita di beni possano associarsi  atti di violenza da parte dei malfattori . Proprio l'assenza massiccia dai quartieri residenziali nei mesi estivi  facilita il picco di furti e rapine durante l'estate e in particolare ad agosto e giustifica i timori diffusi degli italiani che in ogni caso dovrebbero prima di tutto evitare di raccontare dettagliatamente i propri spostamenti, un esempio sui social.

Le abitazioni sprovviste totalmente di difese sono una su tre: per verificare se le case sono abitate o meno negli ultimi tempi verrebbero utilizzate perfino droni contro i quali andranno studiate specifiche contro-misure al più presto. Ma quanto costa proteggere in maniera più sofisticata le nostre abitazioni dai miri dei malintenzionati? A stilare un “decalogo” di suggerimenti è CNA Installazione Impianti  che prima di tutto chiede di rivolgersi a ditte qualificate scartando gli improvvisatori e il fai-da-te.  Le imprese specializzate non solo hanno una conoscenza approfondita delle tecnologie  più avanzate ma sono anche in grado di  personalizzare l'impianto in base alle specifiche esigenze  di sicurezza delle abitazioni. Queste imprese, inoltre, seguono rigorosi standard di sicurezza e sono in grado di fornire un  supporto continuo per la manutenzione e l'aggiornamento dei sistemi installati . Affidarsi a professionisti riduce notevolmente il rischio di malfunzionamenti e assicura che il sistema di sicurezza sia sempre all'avanguardia,  offrendo la massima protezione possibile contro le intrusioni .

Rispetto ai sistemi di sicurezza del passato e ai fenomeni di criminalità di un tempo, oggi un buon sistema di allarme anti-intrusione deve prevenire e intercettare il tentativo di effrazione e non limitarsi a segnalare l’avvenuto ingresso indesiderato. Un impianto adeguato deve disporre di un sistema di rilevazione perimetrale unito a protezioni volumetriche interne. Se accoppiato agli impianti di sicurezza, un efficace sistema di videosorveglianza (che consenta di monitorare in qualsiasi momento la situazione dell’edificio, registrandola) ci permette di constatare se ci sono falsi allarmi semplicemente attuando una video-verifica evitando disattivazioni. Per un appartamento di medie dimensioni, nell’ordine dei 70 metri quadrati, il costo si aggira tra i 2700 e i 3200 euro per tecnologie di fascia medio-alta. Un sistema costituito da quattro telecamere filari unito a un impianto di registrazione si aggira tra i 1700 e i 2200 euro in base alla tipologia e alla qualità di definizione delle telecamere.

Da segnalare che l’aumento medio dei prezzi dei sistemi di sicurezza più o meno sofisticati nell’ultimo anno è stato intorno al 10 per cento. I sistemi basici di difesa vanno dalle porte blindate alle inferriate.  Per una porta blindata di ultima generazione, defender magnetico e cilindro anti-bumping compresi, si spende da 3mila a 6.500 euro. Le inferriate hanno prezzi che variano sensibilmente a seconda della dimensione: una grata fissa in ferro di dimensione media non può costare meno di 6/700 euro.

La Legge di Bilancio 2023 ha confermato, inoltre, la detrazione fiscale per l’installazione di sistemi di sicurezza. Acquistando un nuovo impianto di allarme o videosorveglianza, o sostituendo quello già esistente, sarà possibile usufruire della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute.
Il bonus sicurezza è disponibile fino a tutto il 2024 e consiste in una detrazione fiscale dell’Irpef che dev’essere ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. A usufruirne per intero sono soltanto le unità immobiliari residenziali; nel caso di uso promiscuo dell’edificio (abitazione e impresa) il vantaggio fiscale è ridotto del 50%.
Possono beneficiare del bonus tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, senza alcun limite di reddito che siano proprietari dell’immobile, soci di cooperative, imprenditori individuali, detentori di una società semplice in nome collettivo o in accomandita semplice, di un’impresa familiare.
La detrazione può essere richiesta dai proprietari di abitazioni, di unità immobiliari e dai locatari, che effettuano interventi di sicurezza nell’unità immobiliare che posseggono o detengono, per l’acquisto, l’installazione o la sostituzione di sistemi di sicurezza per la casa, come a esempio impianti di allarme, citofoni, saracinesche, porte blindate o sistemi antintrusione, entro un limite massimo di spesa di 96mila euro.

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