Daniela Fumarola è la nuova segretaria generale della Cisl, succedendo a Luigi Sbarra alla guida del sindacato. La sua elezione segna un momento importante per la Confederazione italiana sindacati lavoratori, che conferma il proprio impegno nel rafforzare i diritti dei lavoratori, ponendo al centro delle proprie battaglie la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Daniela Fumarola eletta segretaria generale della Cisl
Nel suo primo discorso da leader della Cisl, Fumarola ha posto l’accento sull’urgenza di garantire condizioni di lavoro sicure, definendolo “il nostro primo comandamento”. Ha criticato l’ipocrisia di esprimere cordoglio solo dopo le tragedie, quando ormai è troppo tardi per intervenire, ricordando che ogni anno circa 1.200 vite vengono spezzate a causa di incidenti sul lavoro. Un numero inaccettabile per un paese avanzato come l’Italia, che richiede misure concrete e non solo indignazione mediatica momentanea.
Fumarola ha quindi lanciato un appello affinché venga avviata una strategia nazionale strutturata, concertata tra istituzioni, politica, sindacati e imprese, con l’obiettivo di prevenire le tragedie attraverso investimenti mirati e azioni efficaci. “Basta con il cordoglio del giorno dopo, serve un impegno concreto”, ha dichiarato, sottolineando che salute e sicurezza nei luoghi di lavoro devono diventare una priorità assoluta dell’agenda politica e sociale.
Investire in sicurezza e legalità per un futuro più giusto
La neoeletta segretaria ha poi voluto sfatare l’idea che le risorse destinate alla sicurezza siano un costo per le aziende. “Le energie e le risorse spese per la salute e la sicurezza, così come per la legalità e la lotta al caporalato, non sono un peso economico, ma il miglior investimento possibile”, ha spiegato. Ha evidenziato, in particolare, la necessità di intervenire nei settori più esposti al rischio, come l’agricoltura e l’edilizia, dove lo sfruttamento e la precarietà del lavoro spesso vanno di pari passo con il mancato rispetto delle norme di sicurezza.
La lotta al caporalato, fenomeno ancora diffuso in molte aree del Paese, è una delle battaglie che Fumarola intende portare avanti con determinazione. Contrastare il lavoro nero e garantire salari e condizioni dignitose è un tassello fondamentale per costruire un mercato del lavoro più equo e rispettoso dei diritti.
Chi è Daniela Fumarola: una vita dedicata al sindacato
Nata a Taranto nel 1966, Daniela Fumarola si è laureata in Scienze Sociologiche presso l’Università Cattolica di Milano. Il suo percorso sindacale è iniziato nel 1987 nella Fisba, la Federazione Cisl degli operai agricoli, un settore in cui ha maturato una profonda conoscenza delle dinamiche del lavoro e delle problematiche legate alla tutela dei lavoratori più vulnerabili.
Negli anni ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità, diventando segretaria generale della Cisl di Taranto e, successivamente, della Cisl Puglia-Basilicata. Nel 2020 è entrata nella segreteria confederale nazionale della Cisl con il ruolo di segretaria organizzativa, un’esperienza che le ha permesso di lavorare su scala nazionale alle principali sfide del sindacato. Nel dicembre 2023, è stata eletta all’unanimità segretaria generale aggiunta, aprendo la strada alla sua nomina odierna come leader della Cisl.
Con la sua elezione, Fumarola diventa la seconda donna a guidare la Cisl dopo Annamaria Furlan. La sua esperienza e il suo forte impegno per la sicurezza e la legalità le conferiscono una leadership solida, capace di affrontare le sfide del futuro del lavoro con determinazione.
L’eredità di Luigi Sbarra e le prospettive per il futuro della Cisl
Luigi Sbarra, dopo quattro anni alla guida della Cisl, ha lasciato l’incarico al compimento del sessantacinquesimo anno di età, come previsto dallo statuto del sindacato. Durante il suo mandato, Sbarra ha promosso importanti iniziative, tra cui la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla vita economica delle imprese, raccogliendo oltre 400.000 firme a sostegno di una maggiore inclusione dei lavoratori nelle scelte aziendali.
Sotto la sua leadership, la Cisl è riuscita anche a ottenere l’istituzione di un fondo di 72 milioni di euro nella legge di Bilancio per incentivare la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati delle imprese. Un risultato significativo, che testimonia la volontà di rafforzare il ruolo attivo dei lavoratori nelle dinamiche economiche e produttive del Paese.
Ora, con Daniela Fumarola alla guida, il sindacato si prepara ad affrontare nuove sfide, mettendo al centro la dignità del lavoro e la sicurezza come pilastri fondamentali. L’appello della nuova segretaria generale a unire le forze per un “grande Patto” sulla sicurezza sul lavoro potrebbe rappresentare un punto di svolta per trasformare le parole in azioni concrete.
L’Italia non può più permettersi di considerare la sicurezza un tema secondario. Come ha sottolineato Fumarola, è tempo di passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti, affinché nessun lavoratore debba più perdere la vita a causa della mancanza di tutele e prevenzione.