Francia: il deficit di bilancio sfora i 220 miliardi di euro

- di: Jean Aroche
 
Il deficit di bilancio della Francia ammonterà a circa 220 miliardi di euro nel 2021, contro i 173,3 miliardi previsti dalla legge finanziaria. Lo ha anticipato il ministro del Bilancio, Olivier Dussopt, secondo il quale questo peggioramento, di quasi 47 miliardi del deficit di bilancio, è "la conseguenza delle misure che continuiamo ad adottare per sostenere al meglio la ripresa'', dopo la crisi causata dalla pandemia. Il governo guidano da Jean Castex dovrebbe presentare il 2 giugno una legge finanziaria che, modificando la precedente, prevede ulteriori 15 miliardi di euro per il varo di misure di emergenza. In particolare, secondo le anticipazioni di Dussopt e del suo collega all'Economia, Bruno Le Maire, i quindici miliardi saranno utilizzati per finanziare attività parziali e aiuti mirati alle imprese in difficoltà.

La crescita del deficit non era ipotizzato alla fine del primo trimestre in Francia. Il prodotto interno lordo (PIL) è infatti diminuito dello 0,1%, mentre una prima valutazione aveva mostrato una crescita dello 0,4%. Tuttavia, il governo continua a scommettere su una forte accelerazione dell'attività nella seconda metà dell'anno e mantiene il suo obiettivo di crescita al 5% per il 2021.
Dussopt non ha ancora fornito una nuova stima per il deficit pubblico, che include anche i deficit della previdenza sociale e delle comunità locali. Era previsto all'8,5% del PIL per il 2021, ma era già stato rivisto al 9% all'inizio di aprile. Giovedì scorso il ministro Le Maire ha fatto capire che questa soglia è destinata a salire ancora.

La crescita del debito pubblico sino al 118% del suo PIL, un livello senza precedenti, è diretta conseguenza del principio del ''a qualunque costo'' attuato dall'inizio dell'epidemia di Covid-19 per sostenere attività economiche e occupazione.
La nuova spesa farà sì che lo Stato prenda a prestito ancora di più in un contesto di tassi di interesse in aumento, attualmente tra lo 0,2% e lo 0,3%, mentre potrebbe ancora indebitarsi a tassi negativi all'anno. Olivier Dussopt ha comunque rivendicato la lungimiranza del governo nel redigere la legge finanziaria per il 2021. Alcuni ci avevano criticato per essere stati troppo prudenti in fatto di tassi". Quanto sta accadendo ora, in materia di rialzo dei tassi, "dimostra che avevamo ragione", ha detto ancora Dussopt.
Il percorso di riduzione della spesa statale voluto da Emmanuel Macron all'inizio del suo quinquennio (che avrebbe dovuto ridurre il deficit statale a 173,3 miliardi di euro nel 2021, contro i 182 miliardi del 2020, più del doppio rispetto al 2019) deve quindi essere considerato comunque sospeso.
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