• Intesa Nov 24 8501

Il Fisco italiano sommerso dai debiti: oltre 13 milioni di contribuenti “recidivi”

- di: Jole Rosati
 
Il Fisco italiano sommerso dai debiti: oltre 13 milioni di contribuenti “recidivi”

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha tra le mani una montagna di debiti che sembra impossibile da smaltire: 1.280 miliardi di euro di crediti non riscossi, accumulati dal 2000 a oggi. Ma il dato più allarmante riguarda i contribuenti “recidivi”: oltre 13 milioni di italiani hanno cartelle esattoriali non pagate da più di 10 anni, secondo i numeri diffusi dal direttore Vincenzo Carbone (foto) in un’audizione al Senato.

Un magazzino di debiti in crescita
Al 31 gennaio 2025 il residuo da riscuotere ha raggiunto 1.279,8 miliardi, con un aumento di quasi 7 miliardi in un solo mese. Tuttavia, il 40% di questa somma è considerato "di difficile recuperabilità”, come ha sottolineato Carbone. Ogni anno, circa 5.500 enti affidano all’Agenzia 33 milioni di crediti da riscuotere, per un valore complessivo di 82 miliardi di euro, che coinvolgono 10,4 milioni di contribuenti.

Il fenomeno dei recidivi
L’analisi dell’Agenzia rivela un problema strutturale: il 60% dei debitori (oltre 13 milioni di persone) ha cartelle non pagate in almeno 10 diverse annualità.Non è che ha 10 cartelle, ma potrebbe averne 10 per anno”, ha precisato Carbone. Inoltre, tra i 10 milioni di contribuenti che ogni anno ricevono avvisi di pagamento o accertamenti esecutivi, il 77% ha già avuto iscrizioni a ruolo nei tre anni precedenti.

Le rottamazioni e i rischi per il gettito
Le misure di rottamazione degli ultimi anni non hanno ridotto significativamente il magazzino dei debiti. L’ultima, la “rottamazione quater”, ha portato a 12,2 miliardi di incassi al 31 dicembre 2024, ma l’impatto complessivo potrebbe arrivare a 38,5 miliardi solo se i rateisti continueranno a pagare.
Ora, però, è sotto esame una nuova proposta di rottamazione, presentata dalla Lega e attualmente al vaglio del Senato. Il meccanismo prevede la possibilità di saltare fino a 7 rate senza decadere dal beneficio, una clausola che ha sollevato forti dubbi.
“Potrebbe determinare, a breve e medio termine, effetti finanziari negativi”, ha avvertito Carbone, sottolineando il rischio di un uso strumentale della misura e un aumento delle decadenze, già elevate nelle precedenti edizioni.

Le critiche delle istituzioni

La Corte dei Conti, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb) e il Dipartimento delle Finanze del Mef hanno espresso perplessità sul nuovo schema. Secondo loro, la misura potrebbe minare il gettito fiscale e favorire comportamenti opportunistici. 

Cosa succederà ora?
Il dibattito politico si fa sempre più acceso. Mentre il governo cerca soluzioni per ridurre l’enorme stock di debiti, gli esperti avvertono: senza un cambio di strategia, il problema è destinato a peggiorare.


Notizie dello stesso argomento
Trovati 81 record
Pagina
3
04/04/2025
Trump rilancia i dazi e travolge l’abbigliamento sportivo: crollano Nike, Gap e Lululemon
Le nuove tariffe commerciali imposte dal presidente Donald Trump stanno producendo consegu...
04/04/2025
illimity Bank guarda al futuro: approvate le linee guida 2026-2028
illimityBank, approva le linee guida per il triennio 2026-2028
04/04/2025
Borse, Tokyo chiude a -2,8%. Futures europei negativi
Le borse chiudono con perdite significative in seguito all’imposizione di nuovi dazi da pa...
04/04/2025
Trump impone dazi fino al 50%: Ceo americani in allarme per l’economia Usa
Le nuove tariffe imposte dal presidente Donald Trump stanno alimentando forti preoccupazio...
04/04/2025
Da non credere, gli Usa mettono i dazi anche ai pinguini e ai propri militari
L’America dei dazi secondo Donald Trump: “Nessuno è al sicuro”. Nemmeno le isole disabitat...
04/04/2025
Tokyo denuncia: “Trump ci umilia”. Dazi Usa, il Giappone: “È crisi nazionale”
Ira del premier Shigeru Ishiba. il Giappone è – dati alla mano – il primo investitore este...
Trovati 81 record
Pagina
3
  • Intesa Nov 24 720