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Fisco, cartelle esattoriali stile mutuo, a rate per 10 anni: la maxi sanatoria che divide il governo

- di: Jole Rosati
 
Fisco, cartelle esattoriali stile mutuo, a rate per 10 anni: la maxi sanatoria che divide il governo

La Lega ha recentemente presentato una proposta di legge che mira a introdurre una nuova forma di “pace fiscale” per i contribuenti italiani in difficoltà con il fisco. La misura prevede la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali fino a un massimo di 120 rate mensili, equivalenti a dieci anni, senza l’applicazione di sanzioni e interessi. Questa iniziativa, denominata “rottamazione quinquies”, si distingue dalle precedenti per la durata estesa del piano di pagamento e per una maggiore flessibilità nei confronti dei contribuenti. 
 
Dettagli della proposta
Il disegno di legge, presentato al Senato il 27 novembre 2024 e attualmente in discussione presso la Commissione Finanze, introduce diverse novità rispetto alle precedenti rottamazioni: 
Rateizzazione estesa: i debiti fiscali potranno essere suddivisi in 120 rate mensili di pari importo, permettendo ai contribuenti di diluire il pagamento su un periodo di dieci anni. 
Assenza di maxi-rate iniziali: a differenza di precedenti misure, non è previsto il versamento di un acconto iniziale, rendendo l’accesso alla sanatoria più agevole per chi si trova in difficoltà economiche. 
Maggior tolleranza nei ritardi: la decadenza dal beneficio scatterebbe solo dopo il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive, offrendo una maggiore flessibilità ai contribuenti. 
La proposta potrebbe coinvolgere fino a 10 milioni di contribuenti e riguardare cartelle esattoriali notificate fino al 31 dicembre 2023. 

Reazioni all’interno della maggioranza
All’interno della coalizione di governo, la proposta ha suscitato reazioni contrastanti. Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha sollecitato una rapida approvazione della misura, affermando: “Oggi è una giornata importante perché parte la pace fiscale, la rottamazione delle cartelle esattoriali nelle istituzioni. Da oggi non è più un dibattito ma parte al Senato, in Commissione.”  
Tuttavia, altri esponenti della maggioranza hanno espresso riserve. Il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha dichiarato: “Non sono contrario alla rottamazione, ma prima l’aliquota Irpef, poi la rottamazione.” 

Critiche e dubbi
La proposta ha sollevato interrogativi non solo sulle coperture finanziarie necessarie, stimate in circa 5,2 miliardi di euro per il 2025, ma anche sul principio di equità fiscale. Alcuni osservatori temono che misure di questo tipo possano penalizzare i contribuenti che hanno adempiuto regolarmente ai propri obblighi fiscali, creando una disparità di trattamento.  

Una soluzione strutturata per i contribuenti in difficoltà 
La proposta della Lega rappresenta un tentativo di offrire una soluzione strutturata ai contribuenti in difficoltà, introducendo una rateizzazione più sostenibile e flessibile. Tuttavia, le divergenze all’interno della maggioranza e le preoccupazioni legate alle coperture finanziarie e all’equità del sistema fiscale rendono incerto l’esito dell’iniziativa. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del dibattito parlamentare per comprendere se e come questa proposta verrà attuata.


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