Fincantieri, ricavi in crescita del 4,9% nel primo trimestre. E con la controllata Vard si rafforza nel settore rinnovabili offshore

- di: Barbara Leone
 
Numeri in crescita per Fincantieri. I ricavi del primo trimestre 2023 sono saliti infatti del 4,9%, a 1,7 miliardi, rispetto al periodo gennaio-marzo dello scorso anno. L'Ebitda del gruppo ammonta a 87 milioni di euro (118 milioni un anno fa) mentre l’Ebitda margin si è attestato al 4,9%, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022 (3,0%). La Posizione finanziaria netta consolidata presenta un saldo negativo (a debito) per 2,9 miliardi (2,5 miliardi al 31 dicembre 2022), “in linea - spiega il Gruppo - con l'andamento dei fabbisogni delle commesse cruise”.

Fincantieri, ricavi in crescita del 4,9% nel primo trimestre

Le navi in portafoglio sono 89 con un backlog di 22,7 miliardi. Gli ordini acquisiti sono pari a 0,9 miliardi contro gli 0,5 miliardi nel primo trimestre 2022. In particolare è cresciuto backlog nel business dell’eolico offshore con l’ordine di quattro unità Commissioning Service Operation Vessels per il nuovo cliente Edda Wind con l’opzione per ulteriori quattro e di una unità Service Operation Vessel per Crest Wind.

“Il primo trimestre si è confermato pienamente in linea con le previsioni. Nell’area delle navi da crociera abbiamo registrato un incremento dei volumi di produzione in virtù dello sviluppo dell’importante backlog acquisito mentre nel militare prosegue come da programmi l’avanzamento dei programmi in essere nel rispetto delle tempistiche previste
- ha commentato l’Ad Pierroberto Folgiero -. Un’ottima performance è stata segnata in particolare dal settore offshore e navi speciali, con 238 milioni di euro di ricavi pari a un incremento del 31%, che beneficia del crescente contributo delle unità per il comparto eolico”.

Ed in questo quadro Fincantieri porta casa anche altre due commesse con la sua controllata Vard, che vanno così a consolidare il terzo driver di business (accanto a crocieristica e difesa) del Gruppo guidato da Folgierio: quello dell’eolico offshore. La società, fra le prime al mondo nella realizzazione di navi speciali, ha firmato un contratto per la progettazione e la costruzione di due nuovi Commissioning service operation vessel (Csov) per North Star, società britannica leader nel settore delle navi a supporto delle infrastrutture, che aveva già ordinato quattro navi di tipo Service operation vessel (Sov). Il contratto prevede le opzioni per altre due unità della stessa tipologia. Le due unità saranno predisposte per il futuro funzionamento con il metanolo ed entreranno a far parte della flotta a propulsione ibrida dell'armatore entro la prima metà del 2025. I Csov sono realizzati su misura per ottenere prestazioni all'avanguardia in operazioni di messa in servizio e manutenzione per il mercato eolico offshore. Il design dello scafo garantirà bassa resistenza e quindi ridotto consumo di carburante. Il progetto è stato sviluppato appositamente per North Star, con nuove soluzioni e un maggior numero di cabine singole, fornendo alloggi di qualità per il personale tecnico. Si tratta del settimo contratto per l’eolico offshore concluso da Vard negli ultimi tre anni.

“Questo ordine - ha sottolineato Folgiero - ribadisce ancora una volta il contributo alla transizione energetica della navalmeccanica ad alta tecnologia del Gruppo Fincantieri. Ci affermiamo ulteriormente come partner di sviluppo della flotta di uno dei principali operatori del settore nelle energie rinnovabili, con sei navi ordinate da North Star in due anni: realizzeremo due unità che spiccano sotto il profilo tecnologico, poiché potranno operare con il metanolo, uno dei combustibili low-carbon più promettenti, creando il nuovo paradigma dei sistemi di propulsione sostenibili”.
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