FERRETTI GROUP

- di: Stefania Assogna
 

‘Atelier’ della nautica internazionale di lusso, sinonimo di bellezza, eleganza e performance.
Intervista al Ceo Alberto Galassi.

 

Avvocato Galassi, Ferretti Group ha tutto quello che si può chiedere a un grande gruppo: posizionamento distintivo da ‘atelier’ della nautica internazionale di lusso e marchi prestigiosi come Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, Crn e Custom Line, ai quali si è aggiunto Wally, altro marchio unico e di altissimo lignaggio. Avete in assoluto la gamma più qualitativa e variegata di tutta l’industria nautica italiana: vi piace vincere facile? 
Facile non è mai, perché nel nostro settore, prima di vincere, devi convincere, il mercato ad esempio, di tante cose: non solo del fatto che fai le barche più belle, e in questo partiamo agevolati, ma anche che è il momento giusto per comprare, fra tensioni internazionali varie, Brexit, dazi, ecc. Per fortuna siamo allenati alle difficoltà, e per questo, dopo aver risollevato il Gruppo dopo gli anni più neri dell’industria nautica - quando tra il 2008 e il 2012 le vendite di yacht in Italia hanno registrato un calo dell’88% - sappiamo che non bisogna mai dare nulla per scontato. Per rimanere ai vertici e crescere costantemente come Ferretti Group fa da qualche anno, occorre muoversi veloci e reattivi in un mercato che cambia continuamente. I primi a essere convinti della necessità di non fermarsi mai sono i nostri azionisti, che da anni ci permettono di reinvestire in azienda tutti gli utili maturati: una strategia vincente che ha consentito di investire nel rinnovamento della gamma prodotti e di riconquistare quote di mercato.

I
l bilancio 2018 del Gruppo si è chiuso con numeri eccellenti, nonostante non sia stato un anno facile (la Brexit e i dazi già citati): utile netto a 31 milioni di euro, che conferma una crescita stabile degli utili, in aumento del 29% rispetto all’esercizio precedente; valore consolidato della produzione a 669 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto ai 623 milioni del 2017; Ebitda a quota 53 milioni di euro; portafoglio ordini al 31 dicembre 2018 di ben 708 milioni di euro. Inoltre, gli asset totali del Gruppo raggiungono quota 1,14 miliardi di euro, di cui 38,5 milioni di disponibilità liquida. Il mercato sta rispondendo molto bene.
I dati finanziari del 2018 confermano la posizione del Gruppo dal punto di vista di un completo consolidamento finanziario, che ne attesta la indiscutibile capacità e potenzialità commerciale. Nel mondo del mare, nei saloni, nelle marine, nell’opinione degli addetti ai lavori e in quella degli appassionati di nautica, made in Italy e made in Ferretti Group sono una cosa sola, grazie a un primato di stile e ispirazione che ci ha portato fino a qui e ci condurrà a grandi traguardi nel prossimo futuro.

N
el quadriennio 2015-2018, avete investito oltre 154 milioni in Ricerca e Sviluppo (R&S), oltre a 64 milioni di euro - sempre dal 2015 al 2018 - in capacità produttiva, reinvestendo in azienda tutti gli utili maturati. Una posizione molto netta e lungimirante da parte degli azionisti del Gruppo (l’azionista di maggioranza è Weichal Power, con quasi l’87%, ed esprime il presidente di FerrettiGroup, Tan Xuguang, mentre Piero Ferrari, figlio del mitico Enzo, detiene circa il 13%). Investimenti che hanno tutta l’aria di avere una coda lunga perché, dopo un ottimo bilancio 2018, lei ha parlato “di grandi traguardi nel prossimo futuro”. Può delinearci questi traguardi?
Tra i sogni nel cassetto, non è un segreto, c’è quello di trovare al più presto un nuovo stabilimento. Il Gruppo è in crescita e per poter proseguire il nostro piano di sviluppo, abbiamo necessariamente bisogno di nuovi spazi, spazi molto ampi dove sia già presente una struttura o, nel caso, dove se ne possa costruire una di grandi dimensioni. Per questo non abbiamo ancora trovato una location e la scelta non sarà facile

Innovazione spinta, eccellenza a 360 gradi, ampia gamma di imbarcazioni proposte (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht), attività di distribuzione e di marketing e un network internazionale di dealer, composto da una rete di circa 60 distributori, presenti sui principali mercati strategici e attivi in oltre 80 Paesi. E potremmo continuare…, ma quali sono gli elementi fondamentali che rendono unico Ferretti Group?
La bellezza rappresenta da sempre il cardine della nostra filosofia: come diceva Carlo Riva, bisogna innanzitutto che le barche siano belle. Performance e cura del dettaglio in ogni centimetro di imbarcazione, artigianalità e capacità di innovare, che permeano l’intero ciclo produttivo sono gli ingredienti del nostro successo. Ognuno dei nostri brand ha, inoltre, un’anima e un’identità ben distinta, che affascina appassionati armatori di tutto il mondo con diversi gusti, stili di navigazione e necessità logistiche. La nostra visione della nautica si traduce in talento, stile e innovazione. Sono questi gli elementi che fanno di Ferretti Group il massimo protagonista dell’eccellenza nautica italiana.

S
i è detto dei 64 milioni investiti in capacità produttiva. Sono stati realizzati importanti lavori di potenziamento produttivo e rinnovamento dei cantieri del Gruppo, in particolare nella Super Yacht Yard di Ancona, al centro di un ambizioso progetto ristrutturazione. Può farci un quadro più dettagliato della situazione sullo Superyacht Yard di Ancona, visto che si tratta della creazione di un hub industriale ad altissimo livello d’innovazione, tecnologia ed eccellenza? Quali nuove potenzialità potrà esprimere rispetto al passato?
Il cantiere di Ancona è il nostro fiore all’occhiello: con oltre 70mila metri quadridi superficie, è l’unico in grado di garantire la produzione di navi da diporto fino a 90 metri di lunghezza. È il polo multi-brand più importante per Ferretti Group, una delle più vaste realtà produttive nel settore nautico, tanto che nei primi cinque mesi del 2019 ha già varato sei nuovi modelli. Nella Superyacht Yard abbiamo già investito, a cavallo tra il 2017 e il 2018, importanti risorse per lavori di estensione e ammodernamento degli spazi esistenti e per la creazione di nuove infrastrutture che hanno portato a un ampliamento della superficie di oltre 12mila metri quadrati.

I
n questi ultimi anni avete realizzato e presentato in tutto il mondo 29 nuovi modelli e avete dichiarato che puntate a realizzare yacht sempre più grandi per ciascun brand del vostro portafoglio. Può fornirci qualche anticipazione sui nuovi modelli 2019?
Per i prossimi anni ci stiamo focalizzando su navi sempre più grandi, perché è una fetta di mercato molto ampia, che ci dà possibilità di manovra. E poi abbiamo i marchi più importanti al mondo, che meritano una dimensione e un piedaggio grande. Viviamo in un mondo in cui tutto, grazie alla tecnologia, diventa più grande. Noi vogliamo che i nostri clienti abbiano il massimo del comfort, e che non debbano rinunciare a nulla.
È vero, nel prossimo triennio sono in cantiere ben nuovi 27 modelli seriali, tutti di medio-grandi dimensioni, la cui produzione verrà realizzata nei nostri sei stabilimenti, tutti localizzati in Italia. In particolare, sono 13 i nuovi progetti per yacht sopra i 30 metri rispetto agli 8 presentati nel triennio precedente.

L
a grave crisi dell’industria nautica sembra ormai alle spalle. Quali segnali arrivano dal mercato non solo in termini di volumi, ma anche di richieste da parte degli armatori in termini di dimensioni e caratteristiche tecnico/qualitative? Quali sono i segmenti che mostrano una maggiore spinta? 
Bellezza, eleganza e performance. I clienti oggi sono sempre più attenti all’estetica e allo stile, ma non vogliono rinunciare al comfort di navigazione e alla sicurezza. L’arma vincente di Ferretti Group è proprio l’arte di combinare l’eccellenza dello stile Made in Italy con l’avanguardia tecnologica. La tecnologia è un caposaldo della strategia Ferretti Group. Un sapiente uso dei materiali più innovativi (almeno per la nautica), come il carbonio - scelto per contenere il peso e valorizzare le peculiarità tecniche di alcune componenti della barca - sono elementi cardine del nostro sistema di produzione. Grazie alla costante innovazione di prodotto, di processo e alla continua ricerca in campo tecnologico, siamo in grado di armonizzare l’amore per il mare con requisiti di performance, sicurezza e dinamismo.

Come declina Ferretti Group la sostenibilità, fattore sempre più cruciale?
Ci siamo impegnati con successo nella riduzione dei consumi energetici e nell’adozione di comportamenti virtuosi. In tutte le città sedi dei nostri cantieri vogliamo essere un punto di riferimento non solo in termini di impatto socioeconomico sulla comunità, ma anche per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. In questa direzione vanno anche i tanti nostri investimenti in Ricerca e Sviluppo: collaboriamo stabilmente con centri di ricerca e università per lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi che migliorino prestazioni, abitabilità e comfort nell’assoluto rispetto dell’ambiente.

T
utto, nell’era contemporanea, va comunicato e mostrato con mezzi e risorse adeguate. Soprattutto quando si tratta di eccellenza. Ferretti Group è al top per gli eventi che organizza e la presenza ai saloni, per non parlare delle prestigiose partnership con Jaguar Land Rover e Ferrari. È soddisfatto o qualcos’altro bolle in pentola?
Lo dico spesso, non stiamo mai fermi. Siamo tarantolati e ci annoiamo se non ci poniamo nuovi traguardi. Cominciamo intanto quest’anno ad aggiungere al nostro palma res la, il marchio Wally. E poi continuate a seguirci, perché abbiamo varie belle sorprese.

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