Federmeccanica festeggia il suo 50esimo anniversario presentando il progetto "Competere"

- di: Daniele Minuti
 
Federmeccanica festeggia ufficialmente il suo 50esimo anniversario: nata il 15 settembre del 1971, unisce più di 12.000 imprese che grazie ad essa hanno trovato un proprio spazio istituzionale e l'hanno resa una delle realtà più importanti dell'economia nel nostro Paese.

Contestualmente al raggiungimento di questo grande traguardo, si sono riuniti i vertici di Federmeccanica per discutere del presente ma soprattutto del futuro del settore che ha un peso importantissimo per il PIL nazionale (circa l'8%) e rappresenta il 50% delle esportazioni.

Presenti per l'occasione il Presidente Federico Visentin (nella foto), il Vicepresidente alla Cultura d’Impresa e Comunicazione Diego Andreis, il Direttore Generale Stefano Franchi. E in questo appuntamento è stato anche presentato il progetto "Competere".

Federmeccanica celebra i suoi 50 anni e presenta i dati della 159esima rilevazione congiunturale

I dati che emergono dalla 159esima rilevazione congiunturale mostrano che nel primo semestre 2021 il settore metalmeccanico ha mostrato segnali di crescita: nei mesi più recenti si sono recuperati integralmente i volumi di produzione pre-pandemici, nel secondo trimestre la crescita della produzione è stata del 2,1% su base trimestrale e del 47% su base annuale (col dato che risente delle chiusure di aprile 2020). Se si confronta il periodo aprile-giugno 2021 con gennaio-febbraio 2020, si registra una crescita dell’1,5%. Nel complesso, crescita dei volumi su base annua è del 29,9%.

A questo miglioramento ha fatto seguito un ricorso minore della CIG e un'inversione delle tendenze negative per le dinamiche occupazionali tra imprese con oltre 500 lavoratori, +1,2% a giugno rispetto al dicembre precedente. Il 47% degli intervistati dichiara un portafoglio ordini in miglioramento, il 37% prevede incrementi di produzione e il 26% ritiene di dover aumentare i livelli occupazionali nel prossimo semestre.

Preoccupazione per la dinamica dei prezzi per le materie prime, col 93% delle imprese intervistate ha risentito del rincaro dei prezzi di metalli e semilavorati in metallo rispetto al precedente 84%. Il 72% conferma problemi di approvvigionamento per poca disponibilità o difficoltà nelle consegne. Problematiche da cui potrebbe derivare un’interruzione dell’attività produttiva nel 21% delle imprese rispetto al precedente 14%.  

Il Presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, ha commentato: "La crescita di qualsiasi sistema dipende dalla sua competitività. Questa è l’unica strada possibile, una strada che Federmeccanica vuole tracciare “progettando” il Nuovo Lavoro e la Nuova Impresa. Progettare il Nuovo Lavoro significa, da un lato, intervenire in maniera decisa su problemi che da troppo tempo ci portiamo dietro come il cuneo fiscale, che va abbattuto, mentre dall’altro vuol dire mettere le basi per gestire il cambiamento, ad esempio creando le competenze che serviranno alle imprese nel futuro. Progettare la Nuova Impresa significa sostenere il tessuto metalmeccanico/meccatronico sia con interventi in grado di produrre effetti nell’immediato, come gli incentivi per il 4.0 e le azioni da mettere in campo per la carenza (e l’eccessivo costo) delle materie prime, sia con misure che abbiano un lungo respiro, come le politiche industriali utili per gestire la transizione tecnologica ed ecologica. Siamo in una congiuntura favorevole all’interno comunque di una fase di ricostruzione che necessità di progettualità. Serve quello stesso spirito Riformatore che ha accompagnato il Rinnovamento contrattuale e culturale di Federmeccanica. Un percorso di Riforma che intendiamo portare avanti".

Diego Andreis, Vicepresidente Federmeccanica alla Cultura d’Impresa e Comunicazione, ha aggiunto: "In questa giornata simbolica si incrociano il passato, il presente ed il futuro. Federmeccanica ha scritto un pezzo importante della storia del Settore con gli ultimi Contratti e non solo, va ricordato. Oggi affrontiamo temi contingenti con la consueta indagine congiunturale, che conferma i segnali positivi già registrati lo scorso trimestre, all’interno di uno scenario però ancora di forte incertezza legata all’andamento della pandemia ed al problema delle materie prime. In una fase così critica non dobbiamo concentrare l’attenzione solo sull’attualità, occorre anche guardare avanti. Per questo parliamo di “Progetto”. Si progetta qualcosa che può prendere forma domani. Il nostro vuole essere un contributo con stimoli per tutti i soggetti che devono essere coinvolti in questo Progetto: il sistema delle Imprese, i Sindacati e le Istituzioni. Un Progetto a tutto tondo per essere più competitivi. La competitività delle nostre imprese è il fine, il progetto che oggi presentiamo è lo strumento con spunti, idee ma per realizzarlo sono necessari impegno e risorse. Grazie al PNRR vengono messe a disposizione quantità importanti, che richiedono interventi di qualità. La crescita dimensionale delle imprese ad esempio è una sfida per tutti, da ogni punto di vista. Occorrono finanziamenti mirati ed un grande cambiamento culturale, serve quindi pragmatismo e visione".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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