Cuzzilla (Federmanager): "Esportazioni: necessario un nuovo patto tra istituzioni e sistema produttivo"

- di: Daniele Minuti
 
Stefano Cuzzilla, Presidente di Federmanager e Cida (nella foto), ha partecipato al panel che ha aperto la quarta edizione degli “Stati Generali dell’Export”, evento organizzato a Ravenna dal Forum Italiano dell'Export e presieduto da Lorenzo Zurino.

Federmanager agli Stati generali dell’export per la crescita all’estero di manager e imprese

Con le sue parole, Cuzzilla ha voluto parlare delle strategie future che andranno a plasmare il nostro sistema economico, in particolare all'importanza delle esportazioni e del dialogo fra manager e aziende per superare le crisi legate alla guerra, al caro energia, alla pandemia e all'emergenza climatica: "Per garantire oggi al Paese una piena continuità operativa sotto il profilo della produttività aziendale e dell’azione istituzionale finalizzata al migliore impiego delle risorse messe a disposizione dall’Ue, è necessario un nuovo patto tra istituzioni e sistema produttivo. L’export vale oltre il 30% del Pil nazionale, è un asset strategico, come innovazione e sostenibilità, su cui puntare senza riserve. Le imprese rischiano oggi di indebolirsi pesantemente, a causa della complessa fase economica che stiamo attraversando. Per vincere la competizione con i player globali, le aziende italiane hanno bisogno di avvalersi di export manager dotati delle competenze necessarie ad affermarsi sul mutevole scenario internazionale. È fondamentale quindi formare queste figure manageriali e la formazione è uno dei temi principali su cui si sviluppa l’impegno congiunto portato avanti da Federmanager e Forum Italiano dell’export".

"Il Made in Italy nel mondo può crescere ancora di più" - ha concluso Cuzzilla - "ma il tessuto imprenditoriale italiano, composto in prevalenza da Pmi, deve essere messo nelle condizioni di raggiungere traguardi ambiziosi. Federmanager – ha concluso Cuzzilla – promuove la certificazione delle competenze degli export manager e manager per l’internazionalizzazione che servono alle aziende italiane per emergere e tenere il passo della sfida globale. Per questo chiediamo a chi avrà la responsabilità di guidare il Governo del Paese di prevedere, in maniera strutturale, – ad esempio sotto forma di voucher o di crediti d’imposta – sostegni alle imprese per dotarsi di figure manageriali idonee e certificate. L’Italia riparta dalle competenze".
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