Federcongressi&eventi: "Necessario sostegno del Governo, il nostro è il settore più colpito dalla crisi"

- di: Daniele Minuti
 
I contagi risalgono e ancora una volta a essere colpiti con più forza sono settori come quelli di ristorazione, accoglienza e congressi/eventi/fiere. Proprio le imprese di quest'ultimo segmento hanno chiesto con forza un aiuto al Governo, con le parole dei membri di Federcongressi&eventi e dell'associazione Italialive.

Federcongressi&eventi: "Necessario sostegno del Governo per il settore"

Si parla di un comparto che ha un indotto diretto sul Prodotto Interno Lordo che supera i 36 miliardi di euro e che occupa 570.000 persone. Dati a rischio sia per il 2022 che per l'anno successivo, secondo le associazioni del settore Italialive che ribadiscono con una nota ufficiale la necessità di un tavolo governativo con cui richiedere misure per le imprese della meeting industry.

Salvatore Sagone, presidente del Club degli eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di Italialive, ha commentato: "Dopo una parvenza di ripresa nei mesi estivi e autunnali il settore si è nuovamente fermato, e sino a data da destinarsi. Da metà novembre congressi ed eventi sono stati cancellati o rinviati, anche di un anno, gettando in fumo il lavoro di mesi e non dando certezze per la riprogrammazione futura. Lo stato di crisi del nostro comparto significa mettere in ginocchio agenzie di eventi, congressi e comunicazione; aziende di banqueting e catering; fornitori di tecnologia audio-video; società di trasporti; società di allestimento; interpreti; fioristi; artisti e le tante altre maestranze coinvolte nella realizzazione di congressi ed eventi. Per non parlare, poi, di location, centri congressi e alberghi".

Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di Italialive, ha aggiunto: "Lo scorso anno il Governo ci ha supportati con ristori e sostegni che hanno permesso alla maggior parte delle nostre imprese di sopravvivere, ma non basta. Il nostro è senza dubbio il settore più colpito dalla pandemia. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a ripartire ma la nostra è sempre una falsa ripartenza, sempre condizionata dall'andamento dei contagi, anche a livello internazionale. Da un giorno all'altro sono cancellati congressi ed eventi che hanno richiesto mesi di impegno e ingenti risorse umane per la loro progettazione! Siamo imprese e professionisti che lavorano e lavoreranno non solo quest'anno ma anche il prossimo nella più totale incertezza. Per questo è necessario che il sostegno del Governo continui in maniera strutturata e costante almeno sino al 2023".
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