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Europa e Mediterraneo, agosto da record di siccità. Oltre metà dei terreni senza acqua

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Europa e Mediterraneo, agosto da record di siccità. Oltre metà dei terreni senza acqua

Agosto 2025 si è chiuso con un primato negativo: la siccità più grave mai registrata in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Secondo i dati diffusi dall’European Drought Observatory (EDO), oltre la metà dei terreni agricoli soffre di carenza idrica, con punte che superano il 70% in Spagna, Italia meridionale e Grecia. Le temperature record e le precipitazioni quasi nulle hanno accelerato un processo di desertificazione che rischia di compromettere la produttività agricola e la sicurezza alimentare del continente.

Europa e Mediterraneo, agosto da record di siccità. Oltre metà dei terreni senza acqua

Le colture estive hanno subito perdite pesantissime. Mais, girasole e ortaggi hanno registrato cali produttivi tra il 30 e il 40% in diverse regioni. I viticoltori parlano di raccolti dimezzati, mentre gli allevatori denunciano la scarsità di foraggi. In Francia e in Germania gli agricoltori sono scesi in piazza chiedendo sostegni straordinari per affrontare la crisi. In Italia Coldiretti ha stimato danni complessivi superiori ai 5 miliardi di euro, con conseguenze che si riverseranno a cascata su filiere strategiche come pasta, vino e latticini.

Impatti energetici
La siccità non colpisce solo il comparto agricolo. In diversi Paesi la riduzione dei livelli idrici ha messo in difficoltà la produzione idroelettrica, costringendo a ricorrere a centrali termiche più costose e inquinanti. I trasporti fluviali, fondamentali per la logistica interna in Germania e nei Paesi Bassi, hanno subito rallentamenti a causa del calo delle portate dei grandi fiumi. Anche il turismo, soprattutto nelle zone costiere e lacustri, registra perdite significative legate alla scarsità d’acqua e al degrado ambientale.

Mediterraneo epicentro della crisi
Il bacino mediterraneo si conferma tra le aree più vulnerabili al cambiamento climatico. La combinazione tra ondate di calore estremo e precipitazioni irregolari spinge l’ecosistema verso una trasformazione radicale. In Spagna meridionale e in Sicilia i terreni si stanno progressivamente salinizzando, mentre in Grecia e Turchia gli incendi alimentati dalla siccità hanno devastato migliaia di ettari di foreste. Gli scienziati avvertono che, senza politiche di adattamento incisive, la fascia mediterranea rischia di diventare nei prossimi decenni un’area a forte instabilità ambientale e sociale.

Le risposte dei governi
Bruxelles ha annunciato l’attivazione di fondi straordinari per sostenere i settori più colpiti e accelerare gli investimenti in infrastrutture idriche. Tra le misure proposte figurano il potenziamento dei bacini di accumulo, la modernizzazione dei sistemi di irrigazione e il riuso delle acque reflue trattate. In Italia il governo sta lavorando a un “piano invasi” con la costruzione di nuovi bacini di piccola e media dimensione, mentre in Francia è partito un dibattito sulla necessità di razionamenti programmati per uso civile e agricolo.

L’avvertimento della comunità scientifica
Gli esperti dell’EDO ribadiscono che la siccità non può più essere considerata un’emergenza episodica, ma una condizione strutturale con cui l’Europa dovrà convivere. Le proiezioni climatiche indicano che eventi estremi come quello di agosto 2025 diventeranno sempre più frequenti. “Serve un cambio di paradigma – sottolineano i climatologi – che integri la gestione delle risorse idriche con le politiche agricole, energetiche e industriali”.

Un test per la transizione verde
La crisi di quest’estate rappresenta anche un banco di prova per la strategia europea di transizione verde. Ridurre le emissioni di CO₂ resta una priorità, ma diventa sempre più urgente affiancare misure di adattamento concreto ai cambiamenti già in corso. La siccità record di agosto mostra con chiarezza quanto il continente sia vulnerabile e quanto il costo dell’inazione possa essere elevato, non solo in termini ambientali ma anche economici e sociali.

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