Borsa: Europa contrastata a meta' seduta, a Milano -0,1% tengono i petroliferi

- di: RCor
 
Non scaldano i listini i dati macro diffusi in mattinata che vedono l'attenuarsi della recessione nell'Eurozona a novembre: l'indice Pmi dei servizi e' salito a 48,2 punti da 47,8 punti mentre il Pmi manifatturiero a 43,8 punti dai 43,1. Anche in Germania i numeri mostrano ancora una contrazione dell'economia (con gli indici al di sotto di quota 50) seppure a ritmo piu' lento. Intanto, la banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento al 4%, dopo oltre un anno di rialzi e nonostante l'inflazione sia ancora elevata, mentre la banca turca ha portato i tassi dal 35% al 40%, contro le aspettative di un rialzo piu' contenuto al 37,5%. Cosi' le Borse europee si muovono in ordine sparso, con il Ftse Mib di Milano in calo dello -0,18% e il Ftse 100 di Londra dello 0,23%; positive Parigi (+0,21%) e Francoforte (+0,14%); sulla parita' Madrid e Amsterdam. A Piazza Affari rimbalzano i titoli petroliferi dopo la performance negativa della vigilia sul tonfo del prezzo del greggio. In cima al listino Eni (+1,2%), Snam (+0,78%) e Tenaris (+0,49%). Acquisti anche su Leonardo (+0,73%) dopo la conferma del condirettore generale Lorenzo Mariani della ricerca di alleanze nel settore degli armamenti terrestri. Bene anche Iveco (+0,87%), Stellantis (+0,3%) dopo il riacquisto di 50 milioni di azioni dalla cinese Dongfeng per 934 milioni di euro, e Moncler (+0,54%) dopo l'accordo di licenza esclusiva con EssilorLuxottica. Dopo un avvio debole, passa in positivo Banca Mps a +0,38%, mossa dalle speculazioni sull'epilogo della privatizzazione dell'istituto senese dopo la cessione del 25% del capitale del Mef. In coda Prysmian (-2,08%) e Diasorin (-1,26%). Fuori dal listino principale balzano le azioni Mfe (+8,04% quelle di classe A, +5,85% le B) dopo i conti dei nove mesi che vedono profittabilita' superiore alle previsioni e un miglioramento delle prospettive sulla raccolta pubblicitaria. Sul valutario, l'euro recupera a 1,091 dollari (da 1,086 al closing precedente) e vale 162,88 yen (da 161,68). Ancora in calo il prezzo del petrolio, dopo il rinvio della riunione dell'Opec+ al 30 novembre (inizialmente prevista per domenica 26). Il future gennaio sul Wti e' in flessione dell'1% a 76,26 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 81,06 dollari (-1,1%). In rialzo il gas naturale ad Amsterdam a 45,48 euro al megawattora (+1,9%).
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