L'euro sotto la parità con il dollaro accresce i timori per le spese energetiche

- di: Redazione
 
Appesantito dalla crisi energetica che minaccia di far precipitare l'Europa in recessione, l'euro ieri - per la prima volta dalla sua entrata nel panorama delle monete - è andato al di sotto della soglia di parità con il dollaro.
La forza della moneta statunitense rende più onerose le importazioni, soprattutto di materie prime come il petrolio, il cui prezzo è fissato appunto in dollari, accentuando un'inflazione già devastante per consumatori e imprese.

Euro sotto la parità con il dollaro

L'annunciata chiusura, per manutenzione, del gasdotto Nord Stream 1, che fornisce la maggior parte del gas russo all'Europa, tra il 31 agosto e il 2 settembre, ha ulteriormente accentuato i timori di carenze energetiche nel Vecchio Continente, facendo ulteriormente schizzare i prezzi del gas naturale. Tanto che ieri ha raggiunto i 295 euro per megawattora, avvicinandosi ai record storici toccati nei primi giorni dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

L'economia americana è meno colpita dell'Europa dalla guerra in Ucraina, quindi la Fed ha più margine di manovra rispetto alle banche centrali del Vecchio Continente. Così, anche la sterlina inglese è tornata al minimo del 2022.

Nonostante questi aumenti, l'inflazione britannica supera il 10% in un anno ed è la più alta tra i paesi del G7, a causa della guerra in Ucraina, all'indomani della pandemia, ma anche della Brexit, che sta restringendo il mercato del lavoro.
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