Nel cuore di Pechino Wang Yi e l’inviato sudcoreano Park Byeong-seug rilanciano l’impegno per il libero scambio e la cooperazione regionale.
(Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi).
Un nuovo slancio diplomatico con sfumature vivaci
A Pechino il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha accolto l’inviato presidenziale sudcoreano Park Byeong-seug, ex speaker dell’Assemblea nazionale, in un incontro carico di toni ottimistici e strategici.
In quell’occasione, Wang Yi ha ribadito con decisione che la politica di Pechino verso la Corea del Sud è “stabile e coerente” e ha lanciato un appello: insieme, i due Paesi devono salvaguardare il sistema internazionale di libero scambio, contrastare il ritorno del protezionismo commerciale, promuovere il multilateralismo e rafforzare il coordinamento anche attraverso l’ONU.
Esponenti impegnati nella cooperazione concreta
Lato sudcoreano, Park ha consegnato a Wang una lettera personale del presidente Lee Jae-myung destinata al presidente Xi Jinping, e ne ha chiesto gentilmente l’inoltro. Nel messaggio, Park ha sottolineato l’importanza per il nuovo governo di Seul di rilanciare relazioni stabili con la Cina, valorizzando scambi a livello elevato e la cooperazione pragmatica nel futuro.
Ha inoltre ribadito il rispetto sudcoreano per il principio della “Unica Cina” e la volontà di intrattenere relazioni diplomatiche con più Paesi, con l’obiettivo condiviso di preservare pace, stabilità, sviluppo e prosperità regionale.
Il contesto strategico: Washington, Pechino e un equilibrio diplomatico
La visita di Park a Pechino avviene mentre il presidente Lee Jae-myung è a Washington per incontrare il presidente Donald Trump, cercando di bilanciare i rapporti con gli Stati Uniti e con la Cina.
Gli assetti globali si evolvono rapidamente: l’amministrazione Lee ha negoziato il taglio delle tariffe USA sui prodotti sudcoreani dal 25 % al 15 % grazie a un accordo di luglio. Washington esercita pressioni su Seul per aumentare la spesa per la difesa, mentre Lee favorisce un approccio pacato e senza sorprese.
Nel frattempo, il presidente Xi Jinping e Lee Jae-myung avevano già condiviso in una telefonata del 10 giugno 2025 l’impegno a rafforzare la cooperazione economica, di sicurezza e culturale. A inizio mandato, Lee manifestò preoccupazione per il rischio che protezionismi globali potessero minacciare “la sopravvivenza” della Corea del Sud.
Perché è importante? Uno sguardo all’orizzonte
- Riequilibrio diplomatico: Seul adotta una strategia di “diplomazia multipolare”, consolidando al tempo stesso l’alleanza con gli USA e il partenariato con la Cina.
- Beni strategici e catene di approvvigionamento: la cooperazione è decisiva in un contesto in cui le tensioni commerciali globali minacciano la stabilità degli scambi e delle filiere.
- Messaggio globale: il contrasto al protezionismo e la difesa del multilateralismo rappresentano una risposta chiara alle vele isolate del nazionalismo economico.
Un atto di diplomazia dinamica e pragmatica
Il dialogo fra Cina e Corea del Sud, guidato da Wang Yi e dall’inviato Park, emerge come un atto di diplomazia dinamica e pragmatica, non solo per respingere i venti protezionistici, ma anche per tracciare una rotta di sviluppo stabile e condiviso in un contesto geopolitico in continua tensione. Seul gira le vele su due fronti, ribadendo che essere “strategici” significa saper dialogare, non isolarsi.