Esprinet: La "fase due" è già realtà e i risultati si vedono: nel 2022, record di redditività

- di: Redazione
 
Il gruppo prosegue nella strategia di passare dall’essere un distributore italiano attivo soprattutto in servizi logistici, gestione del credito su pc e telefoni, ad un gruppo a valore aggiunto più elevato, in grado di erogare servizi più sofisticati, in particolare nel mondo delle solutions, quindi prodotti per data center e software. Il 2022 è l’ “anno del sorpasso”, con l’Ebitda generato dalle solutions superiore a quello degli screens (pc e telefoni). Faccia a faccia con l’AD, Ing. Alessandro Cattani.

Intervista ad Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet

Lei ha affermato, commentando il bilancio 2022: “Potremmo definire il 2022 come l’anno del sorpasso: la vera grande trasformazione è giunta dal cambio di mix di prodotto distribuito. Nel 2022, per la prima volta nella nostra storia, l’Ebitda generato dalle solutions è stato superiore a quello generato dagli screens (pc e telefoni), che pure rappresentano il 58% del fatturato totale contro il 19% delle solutions. Dopo oltre 20 anni di cammino, il gruppo Esprinet ha concluso una prima importante tappa diventando principalmente un distributore a valore aggiunto, progressivamente emancipandosi dalla sua storia di distributore di pc e stampanti a basso margine.” Insomma, con il 2022 Esprinet porta a casa un obiettivo a cui mirava da tempo: è un punto di arrivo o di partenza?
È sicuramente un punto di partenza. Il nostro gruppo, nato dalla fusione di tre società fondate negli anni Settanta, attive nella distribuzione di semiconduttori, lavora dagli anni Ottanta nella distribuzione informatica. L’anno scorso ha realizzato numeri importanti, raggiungendo il record di redditività e battendo il risultato storico dell’anno precedente. La cosa importante, tuttavia, non è solo l’ aumento di redditività, ma il fatto che nel 2021 abbiamo dichiarato una strategia che vedeva il gruppo passare dall’essere un distributore soprattutto di attività logistiche, di gestione del credito su pc e telefoni, a un gruppo a valore aggiunto più elevato, in grado di erogare servizi più sofisticati, in particolare nel mondo delle solutions. Ci siamo riusciti, con un tasso di crescita importante ma soprattutto con più di 600 persone (sulle 1.800 totali del gruppo) che oggi si occupano del 19% dei ricavi totali. Grazie a questa forte componente di capacità tecnico-commerciale delle nostre persone siamo riusciti a generare più Ebitda su quest’area rispetto a quello generato con 2,7 miliardi di euro di ricavi di pc e telefoni. È davvero un momento di svolta, il gruppo è sempre più internazionale: il 45% della nostra redditività viene da aree al di fuori dell’Italia e oltre il 40% della redditività viene da questo mondo ad alto valore aggiunto che, come ha ben fatto capire lei, è un punto di partenza per nuovi progetti.

Notizia recentissima: acquisizione in Spagna. Ci spiega come la si può inquadrare in questo, “secondo tempo” di Esprinet?
Nell’area delle solutions gestiamo anche prodotti di cyber security in questo segmento l’anno scorso abbiamo realizzato circa 150 milioni di euro di ricavi, e recentissimamente abbiamo annunciato l’acquisizione di una società leader in Spagna, leader anche nel nome - si chiama infatti ‘Lidera’ - specializzata appunto nella vendita di soluzioni di cyber security soprattutto al segmento della piccola-media impresa (il gruppo Esprinet è sempre stato molto forte sulle grandi imprese) .Lidera, con 23 milioni di euro di ricavi e con 900mila euro di Ebitda) realizzati nel 2022, ma soprattutto con quaranta collaboratori specialisti e molto esperti, pensiamo possa permetterci di accelerare molto di più nella fornitura di soluzioni sempre più sofisticate di cyber security per aiutare le imprese spagnole a difendersi al meglio dagli attacchi informatici da un lato e di proseguire con ancora più determinazione in questo percorso, in cui il mondo delle soluzioni ad alto valore aggiunto diventa perno fondamentale della nostra strategia.

La STAR Conference è proprio il momento di incontro tra le società e gli investitori. Quanto positivamente gli analisti hanno accolto l’acquisizione di ‘Lidera’?
Devo dire molto positivamente.Abiamo rappresentato la nostra strategia e questa acquisizione rassicura gli investitori sul fatto che non si tratti solo di un esito temporaneo, bensì dell’inizio di un secondo atto. L’acquisizione è stata fatta a multipli molto interessanti (circa cinque volte l’Ebitda), a conferma una volta di più della strada tracciata su cui stiamo caparbiamente insistendo con l’obiettivo di creare più valore per tutti gli stakeholder.

Un’ultima domanda: tra dieci anni come immagina Esprinet?
Me la immagino Europea, ossia non solo attiva in Italia, Spagna e Portogallo, ma anche in altre aree d’Europa. Me la immagino ancor più focalizzata sulle solutions. Me la immagino però anche con una componente maggiore di servizi erogati alle imprese. Questo infatti è il prossimo passo su cui intendiamo lavorare: più servizi, non solo in ambito finanziario e logistico, ma anche nell’ambito della manutenzione e rigenerazione dei prodotti, con un tema di gestione del fine vita affinché non si vendano solo prodotti nuovi ma anche prodotti ricondizionati, riducendo l’impatto ambientale che collettivamente dobbiamo affidare alle generazioni future. Me la immagino quindi più ‘green’.

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