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Eni: Utile Netto Adjusted a +311% nei primi 9 mesi del 2022

- di: Daniele Minuti
 
Eni: Utile Netto Adjusted a +311% nei primi 9 mesi del 2022
Sono estremamente positivi i risultati consolidati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Eni e relativi al terzo trimestre e ai primi nove mesi di questo 2022: impenna il dato dell'Utile Netto Adjusted, salito di 9.178 milioni di euro su base annuale (+311%) attestandosi a 10.808 milioni di euro, con quello del solo terzo trimestre arrivato a 3.730 milioni di euro, netta crescita rispetto ai 1.431 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il Cda di Eni ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei nove mesi 2022

Questo risultato, come spiegato nella nota ufficiale, è legato al miglioramento dei risultati delle società valutate col metodo del patrimonio netto, joint venture e collegate: il flusso di cassa operativo prima del capitale circolante al costo di rimpiazzo adjusted per il trimestre analizzato arriva a 5,47 miliardi di euro, con quello relativo ai primi nove mesi dell'anno che invece raddoppia su base annuale arrivando a 16,27 miliardi di euro.

Le risorse sono andate a finanziarie capex organici di 5,5 miliardi di euro, cresciuti di 35 punti percentuali per via dell'apprezzamento del dollaro statunitense e delle azioni pianificate dopo la fine dei lockdown. Il tutto per avere a disposizione un free cash flow organico da 9,3 miliardi di euro, utilizzato per finanziare i fabbisogni di capitale circolante e per il ritorno agli azionisti.

La nota ufficiale specifica inoltre che a settembre è stata pagata la prima rata del dividendo 2022 del valore di 0,22 euro per azione, con una spesa complessiva pari a 751 milioni di euro, mentre la seconda rata dello stesso importo è attualmente prevista in pagamento per il 23 novembre 2022.
Il tutto per un indebitamento finanziario netto, ante IFRS-16, che è calato di 2,54 miliardi di euro dall'inizio dell'anno, arrivando a 6,4 miliardi di euro complessivi.

Claudio Descalzi
, Amministratore Delegato di Eni, ha commentato: "In un contesto di elevata volatilità e incertezza nei mercati, Eni ha continuato ad assicurare gli approvvigionamenti energetici cruciali per le nostre economie, portando avanti al contempo il percorso di decarbonizzazione. Già dal prossimo inverno saremo in grado di rimpiazzare il 50% dei flussi di gas russo facendo leva sul nostro ampio e diversificato portafoglio riserve, sulle partnership di lungo termine con i Paesi produttori e sulla nostra crescente presenza nel business GNL. Nel trimestre abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra posizione nella catena del valore del gas grazie all’esplorazione e alle operazioni di acquisizione degli asset gas di bp in Algeria e, nella fase midstream, della nave di liquefazione Tango FLNG per la valorizzazione del progetto gas in Congo. La nostra strategia di decarbonizzazione raggiunge nuovi traguardi fondamentali. Entro l’anno la capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà raddoppiata superando i 2 GW. Il nostro business di Sustainable Mobility cresce in scala e dimensioni facendo leva su un modello innovativo di integrazione verticale con il nascente agri-business per la fornitura di materie prime sostenibili alle nostre bioraffinerie. In E&P abbiamo proseguito nella nostra strategia di creazione di veicoli geograficamente focalizzati, driver di crescita e di ritorni, di cui ultimo esempio è Azule, la neocostituita JV con bp per la valorizzazione degli asset angolani. Nel terzo trimestre, nonostante la flessione del prezzo del petrolio e la rapida caduta dei margini di raffinazione, abbiamo continuato a generare risultati positivi grazie principalmente alla robusta performance dei nostri business internazionali. Nei nove mesi abbiamo integralmente coperto con l’autofinanziamento gli investimenti e i ritorni di cassa agli azionisti e siamo stati in grado di ridurre il leverage al livello di 0,11, quasi dimezzandolo rispetto alla fine dello scorso anno".
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