Il primo trimestre del 2024 si è chiuso con risultati che certificano la solidità di Eni nonostante fattori esterni molto rilevanti, come l'impatto avuto dal calo dei prezzi del gas (circa 50% su base annua).
Nonostante le difficoltà, Eni ha registrato un EBIT proforma adjusted di 4,12 miliardi di euro, un utile netto di 1,58 miliardi e un flusso di cassa a costi di rimpiazzo adjusted (prima delle variazioni del circolante) di 3,9 miliardi.
Eni chiude il primo trimestre 2024 con risultati finanziari eccellenti
L'E&P ha conseguito 3,32 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, risultato dovuto all'aumento della produzione del 5% (fino a 1,74 milioni di euro boe/g), trainata dall’entrata a regime di nuovi giacimenti e dall’acquisizione di Neptune Energy. Tale crescita e la costante attenzione all’efficienza, hanno consentito di conseguire risultati resilienti (in riduzione di appena il 13% rispetto al primo trimestre 2023), nonostante l'indebolimento dei prezzi di realizzo del gas naturale.
La divisoine Global Gas & LNG Portfolio ha conseguito 0,33 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, mentre il nuovo settore di attività Enilive e Plenitude ha contribuito in maniera rilevante ai risultati di Gruppo con 0,42 di EBIT proforma adjusted (+60%). Nello specifico, Enilive ha conseguito 0,18 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted (+30%) grazie alle maggiori lavorazioni delle bioraffinerie e alla positiva performance dell’attività di commercializzazione, mentre Plenitude ha registrato 0,24 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, l’80% in più rispetto all’anno precedente
L'EBITDA proforma adjusted di Enilive sale del 27%, fino a 0,25 miliardi, mentre il dato di Plenitude arriva a 0,35 miliardi, salendo di circa 50 punti percentuali.
Il business Refining ha registrato 0,2 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, col business della Chimica gestito da Versalis che ha invece visto una perdita operativa proforma adjusted di 0,17 miliardi di euro a causa delle avverse condizioni macroeconomiche e degli svantaggi di costo degli impianti europei rispetto ad altre geografie.
L'utile netto adjusted del primo trimestre è di 1,58 miliardi di euro (tax rate consolidato a circa il 49%), con flusso netto da attività operativa al costo di rimpiazzo adjusted a 3,9 miliardi di euro e un free cash flow di 1,9 miliardi (usato per remunerare azionisti tramite il pagamento di dividendi e il riacquisto di azioni.
L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 marzo 2024 è pari a 12,9 miliardi di euro; il leverage è pari a 0,23.
A marzo 2024 è stata distribuita la terza delle quattro tranche del dividendo relativo all'esercizio 2023 pari a 0,24 per azione per un totale di 0,8 miliardi di euro. La quarta tranche del dividendo 2023 di 0,23 per azione è prevista in pagamento il prossimo 22 maggio.
I risultati hanno portato all'aggiornamento delle previsioni operative e finanziarie per il 2024: per l'E&P, produzione annua di idrocarburi confermata in un intervallo di 1,69 -1,71 milioni di euro di boe/g assumendo un prezzo del Brent rivisto a 86 $/bbl; per GGP, confermata la previsione di EBIT proforma adjusted di 0,8 miliardi di euro, per Enilive e Plenitude invece, confermata la previsione di EBITDA proforma adjusted di 1 miliardi di euro per ciascun business; e capacità installata di energia rinnovabile prevista a 4 GW a fine 2024, più circa 2 GW di progetti organici in costruzione.
Le previsioni annuali di EBIT proforma adjusted e di flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante sono riviste al rialzo a oltre 14 miliardi di euro, con investimenti organici attesi a circa 9 miliardi di euro.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni (nella foto), ha commentato: "Nel primo trimestre 2024 abbiamo accelerato il processo di trasformazione del nostro portafoglio facendo leva sulle diverse piattaforme di crescita del valore, sia nei business tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica. Grazie al perfezionamento dell’acquisizione di Neptune Energy e all’annunciata operazione di fusione delle attività UK con Ithaca Energy, rafforzeremo l’Upstream con una maggiore presenza nei paesi OCSE e crescente incidenza della produzione gas; inoltre, l’investimento del fondo EIP in Plenitude, ad un valore implicito di oltre 10 miliardi di euro, conferma l’elevato potenziale del nostro segmento rinnovabili e retail. Continuiamo a realizzare ottimi risultati operativi grazie alle nostre competenze distintive nell’esplorazione e nello sviluppo: la rilevante scoperta esplorativa in Costa d’Avorio aumenterà le opzioni di creazione di valore nel lungo termine in termini sia di risorse addizionali sia di possibile anticipata monetizzazione; il modello di sviluppo "accelerato" ha consentito di effettuare il primo carico di gas liquefatto dal progetto Congo LNG a distanza di appena un anno dalla decisione d’investimento"
"I risultati finanziari del trimestre sono stati eccellenti" - ha detto l'AD - "con un forte contributo della E&P grazie all’incremento della produzione del 5% rispetto all’anno precedente e la continua crescita di Plenitude ed Enilive. I 4,1 miliardi di euro di Ebit proforma adjusted del trimestre si traducono in 1,6 miliardi di euro di profitti netti. Il flusso di cassa operativo al netto delle variazioni del circolante è stato di 3,9 miliardi di euro, il doppio della spesa per investimenti organici, consentendoci di mantenere il leverage di 0,23 ben all’interno del nostro intervallo obiettivo, nonostante l’esborso per l’acquisizione di Neptune Energy. Questi risultati, insieme all’esecuzione efficiente dei nostri programmi di crescita nell’upstream e di sviluppo profittevole dei business legati alla transizione energetica, nonché alla cattura delle fasi favorevoli dello scenario, segnano una traiettoria di superamento delle previsioni economico-finanziarie di budget. Sulla base del nostro scenario aggiornato, le nostre aspettative sono di un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro e, in linea con la nostra politica di distribuzione, prevediamo di incrementare il piano 2024 di buy-back del 45% a 1,6 miliardi di euro".