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Eni chiude il primo trimestre 2022: EBIT adjusted in crescita del 300%

- di: Daniele Minuti
 
Eni chiude il primo trimestre 2022: EBIT adjusted in crescita del 300%
Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2022, con dati che mostrano la capacità dell'azienda di reagire alle difficili condizioni del mercato dell'energia. L'EBIT adjusted consolidato del primo trimestre 2022 è arrivato a 5,19 miliardi di euro, in crescita del 300% rispetto al primo trimestre 2021, risultato trainato dai risultati della E&P con EBIT Adjusted di 4,38 miliardi di euro (+ 3 miliardi di euro su base annuale, per un +70% del prezzo di realizzo delle produzioni equity).

Eni: risultati del primo trimestre 2022

Il segmento GGB ha registrato un EBIT adjusted di 0,93 miliardi, il business R&M consegue un risultato positivo di 24 milioni di euro (forte crescita rispetto al -159 milioni di euro dell'anno precedente).
 
Il business chimico di Versalis peggiora di 154 milioni di euro per via della crescita di quotazioni della carica petrolifera, mentre quello retail, renewable e e-mobility di Plenitude è ben posizionato per via della guidance annuale di EBITDA adjusted che supera 0,6 miliardi 

L'Utile netto adjusted  è a 3,27 miliardi (+ 3 miliardi su base annuale), con un flusso di cassa netto adjusted ante warking capital al costo di rimpiazzo che è a 5,61 miliardi di euro, sostenuto da un +186% su base annuale). Il flusso di cassa del trimestre ha beneficiato del collocamento azionario di Var Energi (proventi per Eni di 0,4 miliardi di euro), mentre l'indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 marzo 2022 è di 8,62 miliardi di euro.

Claudio Descalzi
, Amministratore delegato di Eni (nella foto), ha commentato: "Il trimestre è stato caratterizzato da rilevanti sviluppi strategici per Eni. Abbiamo reagito con rapidità alle mutate condizioni del mercato energetico facendo leva sulla dimensione globale del nostro settore upstream e sulle consolidate relazioni con i paesi produttori per identificare nuove opportunità di forniture per l’Europa, incrementali e alternative a quelle esistenti. Abbiamo concluso importanti accordi con Algeria, Egitto e Congo, e un altro ancora in Angola, che rafforzano ulteriormente le attività congiunte con le società di stato locali con l’obiettivo di promuovere maggiori flussi di export di gas naturale a beneficio dell’Italia e dell’Europa nel contesto della transizione verso un’economia decarbonizzata. Durante il trimestre abbiamo concluso con successo l’iter di quotazione della nostra consociata upstream norvegese, VårEnergi, della quale adesso deteniamo il 64%, e abbiamo lanciato con BP l’operazione di integrazione dei rispettivi rilevanti portafogli upstream in Angola. Plenitude, la nostra controllata che integra le energie rinnovabili con il retail gas&power, procede verso la quotazione entro il 2022 subordinata alle condizioni di mercato ed abbiamo annunciato la prossima costituzione di una impresa per la Mobilità Sostenibile che combinerà le nostre bioraffinerie, il nostro network di punti vendita multi-prodotto, multi-servizio e la relativa clientela. Grazie a Plenitude e alla Mobilità Sostenibile puntiamo ad offrire alla nostra clientela distintivi prodotti decarbonizzati e servizi sostenibili. Abbiamo completato con successo l’offerta iniziale di sottoscrizione presso il listino londinese delle azioni di NEOA, un veicolo che identificherà opportunità di acquisizioni nei settori della decarbonizzazione e transizione energetica.Venendo ai risultati del primo trimestre, la nostra performance ha dimostrato solidità e resilienza in un contesto di estrema volatilità dei prezzi e di incertezza a causa della guerra in corso e delle tensioni internazionali. Abbiamo conseguito un Ebit adj. di Gruppo di €5,2 miliardi, con un incremento di €3,9 miliardi rispetto al primo trimestre 2021 dovuto al robusto andamento della E&P grazie al forte scenario prezzi, e di GGP sostenuto dalla crescita del business internazionale del GNL e dalla flessibilità del nostro portafoglio di approvvigionamento. Abbiamo realizzato un utile netto di €3,3 miliardi. Era cruciale che in un mercato caratterizzato da tale volatilità, rimanessimo finanziariamente disciplinati e in tal modo abbiamo generato un free cash flow organico di €1,8 miliardi, nonostante i maggiori fabbisogni di capitale circolante connessi alla stagionalità delle vendite di gas resi ancora più accentuati dall’aumento delle quotazioni delle materie prime. In conclusione, è stato un trimestre di evidenti progressi nell’attuazione della nostra strategia volta a garantire sicurezza e sostenibilità del sistema energetico, mantenendo il nostro forte impegno a una giusta transizione energetica e alla creazione di valore per i nostri stakeholders".
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