ENEA: al via progetto Ue per estrarre materie prime critiche da batterie al litio a fine vita

- di: Daniele Minuti
 
Parte ufficialmente il progetto europeo ACROBAT a cui partecipano ENEA per l’Italia, Fraunhofer Institute for Laser Technology e l’azienda specializzata nel riciclo di batterie ACCUREC Recycling GmbH per la Germania, Università Cattolica di Lovanio e VITO (coordinatore) per il Belgio, con l'obiettivo di recuperare oltre il 90% delle materie critiche contenute nelle batterie litio ferro fosfato con un processo di estrazione innovativo, a basso costo e a ridotto impatto ambientale da trasferire all’industria europea.

ENEA: al via progetto Ue per estrarre materie prime critiche da batterie al litio a fine vita

Le batterie litio-ferro-fosfato rappresentano un tipo di accumulatore agli ioni di litio che sta guadagnando una quota crescente di mercato grazie alla loro elevata stabilità e sicurezza, al costo inferiore rispetto ad altre tipologie e alla maggiore durata.

La nota ufficiale di ENEA spiega: "Le batterie LFP contengono litio, fosforo e grafite in concentrazioni pari rispettivamente allo 0,8%, al 2,5% e al 16% (percentuali riferite alla singola cella). Entro il 2030 il progetto ACROBAT punterà a raggiungere un target complessivo di recupero annuale di 5.400 tonnellate di materiale catodico (litio-ferro-fosfato), 6.200 tonnellate di grafite e 4.400 tonnellate di elettrolita. Non solo. Un processo di riciclo su scala industriale permetterà di risolvere ulteriori questioni ambientali: le batterie agli ioni di litio contengono sostanze pericolose per l’ambiente, che potrebbero essere gestite in maniera opportuna e valorizzate durante le stesse operazioni di riciclo".
 
Federica Forte, responsabile del progetto per ENEA, ha commentato: "Il progetto è finalizzato, nel suo complesso, a mettere a punto un nuovo processo di riciclo che permetterà di estrarre dalle batterie litio, fosforo e grafite. Noi di ENEA ci occuperemo, in particolare, del processo di estrazione e di recupero dei materiali elettrolitici, come ad esempio i sali conduttori e i solventi organici. Le batterie LFP contengono materie critiche che rendono il loro riciclo un imperativo strategico; tuttavia, in Europa non è ancora una realtà industriale. Ecco, quindi, la necessità di avviare un progetto come ACROBAT, che ha come obiettivo quello di unire le competenze del mondo della ricerca e dell’industria per mettere a punto un processo economico e sostenibile per l’estrazione, dalle batterie esauste, di materie critiche destinate a nuove produzioni. Per poter favorire l’indipendenza dell’Europa da questi approvvigionamenti, risulta sempre più evidente la necessità di riciclare localmente queste materie prime da prodotti a fine vita".
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