ENEA: "Lo sviluppo della filiera dell'idrogeno può creare 500.000 posti di lavoro"

- di: Daniele Minuti
 
L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ha pubblicato uno studio che va ad analizzare lo sviluppo della filiera dell'idrogeno nel nostro paese. Un'inchiesta in cui vengono ascoltati profili di primo piano del settore come "la commissaria Ue alla Ricerca e all’Innovazione Marya Gabriel, il presidente del Gruppo Tecnico di Confindustria per l’energia Aurelio Regina, gli Ad di Enel Francesco Starace, Eni Claudio Descalzi, Snam Marco Alverà e RSE Maurizio Delfanti, il Direttore generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico, Mario Fiorentino, il Vicepresidente di H2IT Luigi Crema e il Managing Partner and CEO di The European House – Ambrosetti, Valerio De Molli".

Nello speciale, l'ENEA quantifica i possibili vantaggi di un percorso costante di sostegno anche in termini di posti di lavoro che potrebbero aumentare di ben 500.000 unità nei prossimi 30 anni. Oltre ad analisi approfondite alle analisi di altri paesi come Stati Uniti, Australia, Giappone, Germania, Spagna, Paesi bassi e Francia.

Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, commenta: "Con l'Agenzia seguiamo il settore dell'idrogeno da più di un trentennio con attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione a 360 gradi, grazie a professionalità e infrastrutture molto avanzate che consentono di fare da contatto fra laboratori e industria. Un esempio perfetto è il progetto da 14 milioni di euro della Hydrogen Valley, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito dell’iniziativa Mission Innovation, per realizzare nel Centro Ricerche ENEA Casaccia un insieme di infrastrutture high-tech che agiscono come incubatore tecnologico per i diversi anelli della filiera dell'idrogeno e offrire opportunità di sviluppo, innovazione e servizi avanzati alle aziende".

Graditi poi termina con una valutazione su come potrà porsi il nostro Paese in uno scenario in continua evoluzione: "L’Italia può posizionarsi strategicamente lungo tutta la catena del valore dell’idrogeno: dalla produzione al trasporto, dalla logistica alla distribuzione, dallo storage fino agli usi finali. E tutto grazie ad una grande tradizione manifatturiera, a un know-how e a centri di ricerca di eccellenza, nonché ad una collocazione geografica ideale per diventare il futuro hub europeo e mediterraneo sul fronte idrogeno".
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