Caldo in arrivo, i consigli di Enea per risparmiare energia

- di: Barbara Bizzarri
 

Secondo un’indagine ISTAT, il 48,8% delle famiglie dispone di un sistema di climatizzazione estiva, una percentuale che sale al 51,2% nel Mezzogiorno (49,1% a Nord e 44,2% al Centro). A livello regionale, la diffusione maggiore si registra in Veneto (70%), mentre con il 4,7% delle famiglie che ne dispone la Valle d’Aosta è fanalino di coda. Nei mesi caldi i condizionatori sono accesi in media sei ore e 17 minuti al giorno e, nello specifico, per circa tre ore nel pomeriggio, poco più di due ore di notte e circa un’ora la mattina: per questo Enea fornisce 14 indicazioni pratiche per utilizzare in modo ottimale i condizionatori, ormai sempre più diffusi nelle abitazioni degli italiani.

“Non tutti i dispositivi utilizzati per il raffrescamento sono uguali: grazie ai rendimenti elevati, i climatizzatori a pompa di calore ad alta efficienza richiedono meno energia rispetto ai condizionatori di vecchia generazione, riducendo le bollette e contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Bisogna inoltre considerare il vantaggio di poter sfruttare lo stesso impianto per riscaldare e raffrescare. Se abbinati con impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, rappresentano una valida tecnologia per la realizzazione degli edifici a zero emissioni richiesti dalla nuova Direttiva UE EPBD ed il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo”, aggiunge Calabrese.

Manutenzione

“Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente – raccomandano gli esperti Enea -. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente, tende a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica». Un accorgimento riguarda anche la pulizia dei filtri dell’aria.

Classe energetica e tecnologia

Altri due elementi della guida, che rappresentano il secondo e terzo punto, riguardano la classe energetica, un requisito chiave per diminuire i consumi e ridurre il costo in bolletta. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B. E poi la tecnologia, si consiglia il sistema di controllo inverter.

Incentivi

Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65%, a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata.

Montaggio

È importante anche scegliere il punto giusto per l’installazione: “è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca”.

Persiane chiuse

Uno degli accorgimenti da seguire è quello di chiudere le persiane, soprattutto nelle ore più calde. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.

A ciascuno il suo

Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”. Inoltre viene considerato inutile installare un climatizzatore più potente magari nel corridoio, con la speranza che possa raffrescare l’intera abitazione.

Attenzione a porte e finestre

Uno dei consigli da seguire è quello di non lasciare aperte né porte né finestre perché “il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno” e quindi se entra nella stanza aria calda nuova l’apparecchio deve compiere un lavoro supplementare per raffrescare e deumidificare.

Coibentare i tubi

Un accorgimento che deve essere adottato durante l’installazione, per evitare dispersioni è quello di isolare termicamente i tubi che passano all’esterno dell’abitazione.

Utilizza termostati programmabili

Un altro accorgimento è quello di impostare il termostato a una temperatura confortevole utilizzando programmi di raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non sei in casa o di notte. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

Ridurre apporti termici

Da limitare anche l’utilizzo di apparecchi che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione come computer, televisori o anche le luci.

Pompa di calore e impianto rinnovabile

Gli esperti consigliano di valutare anche l’abbinamento di pompa di calore a un sistema fotovoltaico “in grado di coprire il consumo di energia elettrica necessario per il funzionamento della macchina”.

Diagnosi energetica

Più che il fai da te si consiglia di chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio e sullo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. “La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici”.

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