Elisabetta Belloni: “Addio al Dis senza polemiche, guardo al futuro”

- di: Marta Giannoni
 
Elisabetta Belloni, direttrice uscente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), interviene per la prima volta dopo le polemiche legate al suo addio, previsto per il 15 gennaio. In un’intervista al Corriere della Sera, la diplomatica chiarisce: “Non vado via sbattendo la porta. Il tritacarne in cui sono finita in questi giorni mi impone di sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese, soprattutto in un momento così delicato”.
Figura centrale della diplomazia italiana, Belloni, 65 anni, ha ricoperto incarichi di prestigio durante le sue quattro decadi di carriera. Il suo nome è stato spesso associato a ruoli di vertice, suscitando dibattiti e speculazioni. Fu indicata come possibile presidente della Repubblica dal centrodestra prima della rielezione di Sergio Mattarella, e dopo la caduta del governo Draghi era tra i papabili per guidare un nuovo esecutivo. Più recentemente, alcune indiscrezioni la davano come favorita per succedere a Raffaele Fitto come responsabile del Pnrr, quando questi è stato nominato vicepresidente della Commissione europea.

Un addio anticipato ma sereno
Belloni spiega che la decisione di lasciare il Dis, benché il suo mandato fosse in scadenza a maggio, è stata presa a dicembre, in accordo con la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Alfredo Mantovano. “Abbiamo tracciato la strada per una transizione tranquilla e senza scossoni”, ha spiegato.
L’anticipazione della sua uscita, secondo Belloni, è stata dettata dalla consapevolezza di essere costantemente al centro di voci e speculazioni: “Ho capito che anche con il nuovo anno sarei tornata sulla graticola. Non è obbligatorio piacere a tutti o andare d’accordo con tutti, purché i risultati non siano messi in discussione, come infatti non è avvenuto”.

L’ipotesi Bruxelles
Alcune voci accreditano per Belloni un futuro nello staff della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’ex direttrice del Dis non esclude la possibilità, ma precisa: “Sarebbe un onore, ma voglio essere chiara: non c’è nulla di deciso. Al mio futuro comincerò a pensare il 16 gennaio”.

Il peso della discrezione
Prima donna a guidare il Dis, Belloni ha rappresentato un punto di riferimento per la diplomazia e l’intelligence italiane. È stata segretaria generale della Farnesina, dove ha coordinato operazioni internazionali delicate, inclusa la gestione di crisi e trattative per il rilascio di ostaggi italiani all’estero.
La sua carriera è stata contrassegnata da un’impronta di discrezione, qualità che non ha mai abbandonato neppure nelle fasi più critiche del suo percorso professionale. “Sono un funzionario dello Stato. Faccio il mio lavoro con serietà, anche quando comporta sacrifici personali e incomprensioni”, ha aggiunto Belloni, rivendicando il ruolo istituzionale della diplomazia. 

Uno scenario complesso
La decisione arriva in un momento particolarmente complesso per l’intelligence italiana, con la sicurezza nazionale sotto pressione per le crescenti tensioni geopolitiche e la gestione dei flussi migratori. Belloni lascia il Dis con un’eredità di solidità e un invito alla continuità.

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