Direttiva efficienza energetica, c’è l’accordo Ue: risparmi 11,7% al 2030

- di: Barbara Leone
 
Dopo una maratona negoziale durata ben 16 ore, Parlamento e Consiglio Ue hanno finalmente trovato un accordo preliminare sulla nuova Direttiva di efficienza energetica (Eed). E così il provvedimento proposto dalla Commissione europea nel ricco pacchetto “Fit for 55” a luglio 2021, ha finalmente un testo definitivo. L’accordo prevede di ridurre entro il 2030 il consumo finale di energia a livello dell'Ue dell'11,7%, un valore che è ben più basso del 14,5% votato in plenaria dal Parlamento lo scorso settembre, Ciò si traduce, si legge in una nota del Consiglio europeo, in un limite massimo al consumo energetico finale dell'Ue di 763 milioni di tonnellate, equivalenti di petrolio e di 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Direttiva efficienza energetica, c’è l’accordo Ue: risparmi 11,7% al 2030

Il limite di consumo per il consumo finale sarà vincolante per gli Stati membri collettivamente, mentre l'obiettivo di consumo di energia primaria sarà indicativo. Il consumo finale di energia rappresenta l'energia consumata dagli utenti finali, mentre il consumo di energia primaria include anche quella utilizzata per la produzione e la fornitura di energia. Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto che tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungimento dell'obiettivo generale dell'Ue attraverso contributi e traiettorie nazionali indicativi, stabiliti dagli Stati membri nei rispettivi Piani nazionali integrati per l'energia e il clima (i Pnec aggiornati che sono previsti per il 2023 e il 2024). La formula per il calcolo dei contributi nazionali verso l'obiettivo sarà indicativa, con la possibilità di scostarsi del 2,5%. La Commissione calcolerà se tutti i contributi si sommano all'obiettivo dell'11,7% e, in caso contrario, apporterà rettifiche ai contributi nazionali inferiori a quelli che sarebbero stati se si fosse utilizzata la formula (il cosiddetto meccanismo di riempimento del divario).

La formula si basa, tra l'altro, sull'intensità energetica, sul PIL pro capite, sullo sviluppo delle rinnovabili e sul potenziale di risparmio energetico. E’ stato concordato un aumento graduale dell'obiettivo di risparmio energetico annuale per il consumo finale di energia dal 2024 al 2030. Gli Stati membri assicureranno nuovi risparmi annuali dell'1,49% del consumo finale di energia in media durante questo periodo, raggiungendo gradualmente l'1,9% il 31 dicembre 2030. Gli Stati potranno conteggiare nel calcolo del contributo nazionale i risparmi energetici realizzati con la nuova direttiva sulla performance energetica degli edifici, e misure derivanti dal nuovo Ets per gli edifici e i trasporti, cui è collegato un fondo per il clima da 70 miliardi. E’ stato inoltre concordato un obbligo specifico per il settore pubblico di ottenere una riduzione annuale del consumo energetico dell'1,9% che possa escludere i trasporti pubblici e le forze armate. Inoltre, gli Stati membri sarebbero tenuti a rinnovare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà di enti pubblici. L'accordo politico provvisorio raggiunto in mattinata sarà prima sottoposto all'approvazione del Comitato dei rappresentanti permanenti al Consiglio e della Commissione Itre del Parlamento. La direttiva dovrà quindi essere adottata formalmente dal Parlamento e poi dal Consiglio, prima di poter essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue ed entrare in vigore. Come detto, la proposta di revisione della Direttiva sull'efficienza energetica, insieme ad altre proposte, affronta gli aspetti energetici della transizione climatica dell'Ue nell'ambito del pacchetto “Fit for 55” che mira ad allineare il quadro legislativo dell'Ue in materia di clima ed energia con il suo obiettivo di neutralità climatica per il 2050 e con il suo obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il pacchetto consiste in una serie di proposte interconnesse, che modificano atti legislativi esistenti o introducono nuove iniziative in una serie di aree politiche e settori economici.
Tags: ue, energia
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