Alla Giornata del Risparmio il Governatore sprona gli istituti: “Usate gli utili per sostenere l’economia reale”. Giorgetti chiede di tornare al mestiere tradizionale, con più filiali e meno finanza. L’euro digitale entra nella fase decisiva.
(Foto: il Governatore di Bankitalia, Fabio Panetta).
Il messaggio da via Nazionale
Fabio Panetta scuote le banche. Alla 101ª Giornata del Risparmio, il Governatore della Banca d’Italia invita gli istituti a sostenere imprese e innovazione usando gli utili record di questa fase favorevole. “Abbiamo conti in ordine, un’economia resiliente e un sistema bancario tra i più solidi d’Europa”, ha detto Panetta, indicando la necessità di una crescita più ampia e duratura.
Lo spread Btp-Bund è calato di circa 100 punti base in due anni e il rating dell’Italia è migliorato. Ma, sottolinea il Governatore, serve investire in capitale umano e tecnologia per consolidare i progressi.
Il richiamo del governo
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è stato diretto: “Le banche devono tornare a dedicare il massimo delle loro energie alla raccolta del risparmio e all’erogazione del credito”. Ha ribadito che le garanzie pubbliche non possono sostituire il merito creditizio e che occorre più presenza fisica delle filiali sul territorio.
Euro digitale, costi contenuti e vantaggi potenziali
Panetta ha difeso il progetto dell’euro digitale, appena entrato nella fase di sviluppo. I costi per gli istituti saranno contenuti, circa sei miliardi in quattro anni, distribuiti su cinquemila banche. I portafogli digitali avranno limiti per evitare deflussi di liquidità e la Bce potrà compensare gli effetti se necessario. “È un’opportunità per innovare i pagamenti e rafforzare la fiducia dei cittadini”, ha aggiunto il Governatore.
La voce delle banche
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha osservato che “l’offerta di credito è superiore alla domanda delle imprese”, anche se negli ultimi mesi si nota una ripresa delle richieste. Il sistema, ha detto, è pronto a sostenere la crescita, ma servono progetti solidi e stabilità regolatoria.
Innovazione, capitale umano e territorio
1) Rafforzare il credito produttivo. Non prestiti a pioggia, ma sostegno selettivo e tempestivo alle imprese innovative e alle filiere tecnologiche.
2) Investire negli strumenti digitali. Gli utili vanno destinati a infrastrutture IT, dati e cyber security. L’euro digitale spinge la modernizzazione del sistema.
3) Tornare sui territori. La presenza fisica delle filiali resta cruciale per Pmi e aree interne: è inclusione finanziaria, non nostalgia.
L’Italia in posizione di vantaggio
L’Italia ha guadagnato credibilità internazionale e dispone di una base industriale solida. Ma per Panetta è tempo di trasformare stabilità in crescita reale. “È il momento di investire in conoscenza e innovazione”, ha concluso.