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Banche, scontro nel governo: la Lega vuole 5 miliardi

- di: Marta Giannoni
 
Banche, scontro nel governo: la Lega vuole 5 miliardi
Banche, scontro nel governo: la Lega vuole 5 miliardi
FI boccia la tassa, Irpef al 33% per il ceto medio? Orsini: piano triennale. Al via il bonus elettrodomestici.

(Foto: il banco del governo alla Camera, la premier Giorgia Meloni tra i ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini).

La maggioranza si divide sul contributo da chiedere agli istituti di credito per finanziare la manovra. La Lega rilancia l’idea di prelevare 5 miliardi dagli utili delle grandi banche per sostenere famiglie e imprese. Forza Italia risponde con un no netto, bollando la misura come incompatibile con un’economia di mercato.

Cosa propone la Lega e perché FI dice no

Il piano leghista stima un gettito di 5 miliardi da destinare anche a una nuova rottamazione delle cartelle. Dal fronte azzurro arriva lo stop: “La minaccia di tasse è inaccettabile”, e ancora: “Gli extraprofitti sono roba da Unione Sovietica”, affermazioni attribuite al vicepremier Antonio Tajani. Le opposizioni cavalcano lo strappo e accusano l’esecutivo di favorire i forti a scapito dei contribuenti in difficoltà.

Irpef, il taglio al 33% prende forma

Parallelamente, prende quota la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33%, con l’ipotesi di allargare lo scaglione fino a 60 mila euro. Una scelta presentata come beneficio mirato al ceto medio, con un costo stimato nell’ordine di alcuni miliardi e possibili rimodulazioni delle detrazioni.

La scadenza politica: il nuovo Dpfp al posto della Nadef

Il percorso passa dal Documento programmatico di finanza pubblica, che sostituisce la Nadef e fissa i numeri aggiornati e l’articolazione delle misure. La trasmissione alle Camere entro inizio ottobre impone scelte rapide su banche, fisco e calendario della manovra, con approvazione definitiva entro fine anno.

Confindustria: “serve un piano a tre anni, basta rincorrere”

Nel dialogo governo-imprese, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini invoca una rotta di medio periodo: “Serve un piano industriale su orizzonte triennale, non possiamo limitarci a ritoccare l’ultima legge di bilancio”. Focus su produttività, contrattazione e contrasto ai contratti pirata per tenere insieme crescita e salari.

Consumi: operativo il bonus elettrodomestici

È operativo il bonus elettrodomestici: contributo pari al 30% del prezzo, fino a 100 euro per acquisto (che salgono a 200 euro per Isee fino a 25 mila), accesso tramite click day e tetto complessivo di 50 milioni. Un sostegno leggero ma potenzialmente utile a stimolare la domanda di beni durevoli nell’ultimo trimestre.

Il punto economico

Il prelievo sui profitti bancari tocca tre nervi: costo del credito, stabilità regolatoria, affidabilità del Paese. Scossoni normativi possono trasmettersi ai mercati e al conto economico degli intermediari. Dall’altro lato cresce l’aspettativa politica di un contributo “sociale” da un settore che ha beneficiato dei tassi elevati. La credibilità della manovra dipenderà dall’equilibrio fra taglio dell’Irpef, coperture solide e priorità come la sanità.

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