Spohr (foto) annuncia un piano di riduzione del 20% nell’amministrazione. Pesa l’aumento dei costi, mentre restano aperte le trattative con piloti e personale di cabina.
La notizia ha scosso Berlino e Francoforte: Lufthansa sta studiando un taglio fino a quattromila posti di lavoro, concentrati nell’area amministrativa. Si tratta di una riduzione pari a circa il 20% del personale impiegato in quella divisione. L’indicazione è arrivata direttamente dall’amministratore delegato Carsten Spohr, che ne ha parlato in un incontro interno con i lavoratori, confermato poi da varie ricostruzioni di stampa.
Un taglio “socialmente sostenibile”
Il gruppo intende muoversi con cautela, adottando misure orientate alla sostenibilità sociale. Oltre al naturale turnover, sul tavolo ci sono ipotesi di prepensionamento e trasferimenti verso altri settori del perimetro aziendale. L’azienda, interpellata ufficialmente, non ha però confermato cifre né modalità, rinviando a lunedì 29 settembre, quando Spohr presenterà al Capital Markets Day di Monaco la strategia finanziaria aggiornata.
Sinergie e riorganizzazioni
Il piano si inserisce in una fase di profonde trasformazioni interne. Lufthansa ha già annunciato l’intenzione di riunire diversi servizi delle controllate a partire dal 2026: dalle funzioni informatiche alla gestione delle flotte. Il gruppo, che controlla Swiss, Austrian e Brussels Airlines, punta a generare economie di scala attraverso l’integrazione.
Un capitolo strategico riguarda anche la partecipazione in Ita Airways, di cui Lufthansa possiede il 41% da gennaio 2025. Le sinergie operative sono stimate oggi tra il 20 e il 30%, con la prospettiva di salire fino all’80% entro due anni, grazie a sistemi informatici e processi di manutenzione sempre più condivisi.
Tra costi in aumento e crescita passeggeri
Il contesto resta complesso. L’incremento dei costi operativi — dal carburante alle infrastrutture — spinge a misure di contenimento. Eppure la compagnia, fino a poche settimane fa, aveva mostrato un certo ottimismo: la crescita del traffico passeggeri nella prima metà del 2025 ha sostenuto i ricavi, e i risultati del terzo trimestre, attesi il 3 novembre, restano circondati da aspettative positive.
Tensioni sindacali sul rinnovo dei contratti
La notizia dei possibili tagli arriva mentre sono in corso trattative delicate con i sindacati dei piloti e del personale di cabina. Le parti faticano a trovare un punto d’incontro su salari e condizioni di lavoro, dopo mesi di scioperi e interruzioni che hanno già messo alla prova i passeggeri.
Spohr dovrà muoversi su un crinale sottile: da un lato rassicurare analisti e investitori con un piano di riduzione dei costi, dall’altro gestire la tensione interna con il rischio di nuove mobilitazioni.