La stretta finale è arrivata dopo 17 mesi di confronto: nella sede dell’Aran è stata firmata l’ipotesi di CCNL 2022-2024 delle Funzioni locali per oltre 430 mila dipendenti di Regioni, Comuni, Province, Città metropolitane e Camere di commercio. In busta paga, a regime, l’incremento medio lordo sfiora il 6%: 136,76 euro tabellari su tredici mensilità (+5,78% sul monte salari 2021) più lo 0,22% per il trattamento accessorio, per un totale che arriva a circa 140 euro.
Fronte sindacale diviso
La Cgil non firma, contestando che l’aumento non recupera l’inflazione accumulata. Gli altri firmatari rivendicano il risultato e la ripartenza immediata della tornata 2025-2027.
Settimana corta e buono pasto in smart working
Arriva la flessibilità d’orario con la possibilità, su base volontaria e in via sperimentale, di distribuire le 36 ore su quattro giorni. Per chi lavora da remoto viene riconosciuto il buono pasto.
Carriere e Polizia locale
Per gli incarichi di Elevata Qualificazione (EQ) cresce il tetto della posizione: da 18 mila a 22 mila euro annui. Per la Polizia locale si potrà cumulare gli incentivi da Codice della Strada con le indennità di ordine pubblico.
Sicurezza e tutele
Debutta il patrocinio legale a carico dell’ente per i dipendenti aggrediti da terzi in servizio. Per chi ha fragilità di salute o esigenze di assistenza familiare, sarà possibile aumentare i giorni di lavoro da remoto tramite contrattazione integrativa.
Arretrati e prossimi passi
Gli arretrati legati al triennio possono risultare consistenti, con picchi oltre i duemila euro a seconda del profilo. Ora si entra nella fase tecnico-amministrativa e parte il binario dei rinnovi 2025-2027, con l’obiettivo di consolidare gli incrementi dal 2026 e 2027.
Le voci dei protagonisti
Il ministro Paolo Zangrillo: “Questa firma è un risultato importante; siamo già pronti per l’avvio della nuova tornata 2025-2027”. Il presidente Aran Antonio Naddeo: “È un punto di equilibrio tra aspettative del personale e sostenibilità del sistema”. La segretaria generale Cisl Daniela Fumarola: “Determinazione e responsabilità hanno permesso di chiudere”. La Fp-Cgil replica: “Con prezzi in crescita a doppia cifra, l’aumento non basta”.
La sostanza
Per gli enti, l’intesa porta ossigeno organizzativo (tempi più moderni, strumenti per trattenere competenze) ma la vera prova sarà nel 2025-2027: risorse certe e tempi rapidi per tradurre il contratto in un reale recupero salariale.