Prima contrazione in un anno, tra dazi USA e consumi stagnanti.
(Foto: il primo ministro nipponico, Shigeru Ishiba)
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Il Giappone rallenta: Pil in calo e nuvole all’orizzonte
Il Giappone ha registrato una contrazione del Pil dello 0,2% nel primo trimestre del 2025, equivalente a un calo annualizzato dello 0,7%, segnando la prima flessione in un anno. Questo risultato ha superato le previsioni degli analisti, che stimavano una diminuzione dello 0,1%.
Esportazioni in calo e consumi stagnanti
Le esportazioni, tradizionale motore dell’economia giapponese, sono diminuite dello 0,6%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,9%, contribuendo negativamente al Pil. La domanda interna ha mostrato segnali di debolezza, con i consumi privati praticamente invariati (+0,04%), appesantiti dall’aumento dei prezzi e dalla cautela dei consumatori.
Settore automobilistico sotto pressione
Il settore automobilistico, pilastro dell’industria giapponese, è particolarmente colpito. Le esportazioni di auto verso gli Stati Uniti sono diminuite di 17 miliardi di dollari nel primo trimestre, a causa dei dazi del 25% imposti dall’amministrazione Trump. Honda prevede un calo del 70% dell’utile netto per l’anno fiscale in corso, mentre Nissan stima una perdita operativa di 200 miliardi di yen nel secondo trimestre.
Politiche monetarie e prospettive future
La Banca del Giappone ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l’anno fiscale 2025, portandole dallo 1,1% allo 0,5%, citando le incertezze legate ai dazi statunitensi e alla debolezza della domanda interna. L’istituto centrale potrebbe ritardare ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, mantenendo una politica monetaria accomodante per sostenere l’economia.
Prospettive e sfide
Il Giappone si trova ad affrontare una combinazione di sfide interne ed esterne: una popolazione in calo e invecchiata, consumi deboli e tensioni commerciali internazionali. Le trattative con gli Stati Uniti per evitare ulteriori dazi sono in corso, ma le prospettive rimangono incerte. In questo contesto, il governo giapponese dovrà bilanciare misure di stimolo economico con la necessità di mantenere la sostenibilità fiscale, in un contesto globale sempre più complesso.