Dal 2026 la riscossione cambia volto: stop alla carta, digitalizzazione, sospensione automatica e rottamazione quinquies in arrivo.
Riforma della riscossione: un cambio di marcia per i contribuenti
A partire dal 2026 il sistema delle cartelle esattoriali subirà una trasformazione radicale, con un duplice obiettivo: offrire più tutela ai cittadini e rendere le procedure più moderne e snelle. Le novità riguardano tre pilastri: rateizzazione ampliata, sospensione automatica del recupero e digitalizzazione delle notifiche. E c’è di più: la rottamazione quinquies, se approvata, permetterebbe l’azzeramento di interessi e sanzioni, con pagamenti diluiti fino a 120 rate.
Rateizzazioni più lunghe e accessibili
La riforma prevede un progressivo allungamento dei piani di pagamento:
- Per debiti fino a 120.000 €, su semplice dichiarazione di difficoltà, si potrà rateizzare fino a 84 rate mensili per istanze presentate nel biennio 2025–2026, fino a 96 rate nel biennio 2027–2028, e fino a 108 rate dal 1° gennaio 2029.
- Per debiti superiori o in presenza di difficoltà documentata, la rateizzazione può arrivare fino a 120 rate mensili, presentando documentazione adeguata.
Sospensione automatica in caso di ricorso
Dal 2026, basterà impugnare una cartella per ottenere automaticamente la sospensione delle azioni esecutive fino alla conclusione del contenzioso. Questa garanzia mette al riparo dai fermi o pignoramenti in attesa di un giudizio, dando respiro al contribuente.
Fine della carta: tutto (e solo) digitale
La notifica cartacea degli atti esattoriali sarà definitivamente superata. Da allora, tutte le comunicazioni saranno inviate in forma telematica tramite canali certificati, garantendo:
- maggiore sicurezza e tracciabilità;
- drastica riduzione degli errori di notifica;
- procedimenti più rapidi ed efficienti.
Rottamazione quinquies: la nuova chance per i debiti fino al 2023
In parallelo, è allo studio una nuova pace fiscale, la cosiddetta rottamazione quinquies, da inserire nella Legge di Bilancio 2026. Le ipotesi più significative:
- Cartelle comprese fino al 31 dicembre 2023 saranno considerate per l’agevolazione.
- Si pagherà solo il capitale, le spese di notifica e gli interessi legali, senza sanzioni e aggio.
- Previsto un anticipo iniziale – circa 5% del debito scontato –, seguito da 120 rate mensili di pari importo.
- Il beneficio si perderebbe solo in caso di nona rata mancante, anche non consecutiva, rendendo più flessibile il piano rispetto alla rottamazione quater.
- Le adesioni potrebbero aprirsi fra gennaio e aprile 2026, seguendo l’iter della finanziaria.
- Il Governo sta lavorando per trovare le coperture necessarie, mentre resta il nodo degli importi minimi sensati da rateizzare.
Un fisco più umano e tecnologico
Questa riforma rappresenta un netto cambio di passo verso un fisco più umano e tecnologico. Le nuove rateizzazioni offrono tempi più dilatati, la sospensione automatica protegge immediatamente il contribuente, e la digitalizzazione agevola il flusso delle informazioni. La rottamazione quinquies, se approvata, darà un’ultima possibilità a molti debiti pre-2024, cancellando sanzioni e interessi. Ma attenzione: ad oggi, è ancora una proposta, non un provvedimento definitivo. Bisogna seguire con attenzione l’iter della Legge di Bilancio 2026 per sapere se e come sarà attivata.