Dal Salone Nautico Internazionale di Genova parte un’intesa che unisce yachting, porti e blue economy per dare slancio allo sviluppo marittimo del Paese.
(Foto: un momento della firma dell’intesa).
Nel cuore pulsante del Salone Nautico Internazionale, Confindustria Nautica e Federagenti hanno gettato le basi di un’alleanza che promette di trasformare il panorama della nautica da diporto in Italia. Firmato oggi, a margine del Forum sul turismo costiero nel corso del 65° Salone Nautico di Genova, un protocollo d’intesa che impegna le due associazioni a collaborare in modo strutturale e permanente.
Cosa prevede l’intesa
L’accordo tra l’associazione della filiera nautica e la federazione degli agenti e intermediari marittimi stabilisce un perimetro chiaro di cooperazione:
- Tavolo di confronto permanente coordinato dai rispettivi Direttore Generale e Segretario Generale.
- Condivisione dei dati di settore, frutto del lavoro dei Centri Studi delle due realtà.
- Eventi congiunti — convegni, seminari e conferenze — su yachting internazionale, nautica da diporto e blue economy.
- Formazione e divulgazione per far crescere competenze e cultura del mare.
- Advocacy e rappresentanza istituzionale coordinate su norme, regolamenti e politiche per il mare.
Perché è importante
Con un fronte comune, le due sigle possono contare su maggiore forza negoziale, migliore coerenza dei dati e una spinta concreta allo sviluppo della blue economy. L’immagine internazionale dello yachting italiano, già forte nei mega yacht, può beneficiarne in termini di competitività e posizionamento.
Le sfide da affrontare
Restano nodi importanti: normative complesse su concessioni demaniali e regimi fiscali; interessi diversi tra diporto premium, portualità turistica e attività mercantili; risorse da indirizzare su infrastrutture e competenze; e una cultura di sistema da rafforzare.
Le parole dei protagonisti
“In Italia fare sistema è forse la cosa più difficile… questo accordo va nella direzione opposta, del riconoscimento dei perimetri associativi e del mettere a fattor comune la forza e le esperienze del sistema Confindustria e del mondo Confcommercio.” — Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica.
“Lo yachting, soprattutto quello di alto profilo internazionale, ha sempre più bisogno di un rapporto sinergico con i servizi dedicati: da questo scambio uscirà rafforzata l’analisi dei dati di settore, strumento necessario per ogni politica industriale. Mi auguro che percorsi analoghi possano coinvolgere altre rappresentanze.” — Piero Formenti.
“Vogliamo collaborare non solo per il rafforzamento di obiettivi comuni, ma per costruire passo dopo passo una vera e propria alleanza strategica che valorizzi, presso le istituzioni e l’opinione pubblica, la consapevolezza di un settore strategico per il Paese, in un Mediterraneo tornato centrale.” — Paolo Pessina, Presidente di Federagenti.
“Per troppi anni le attività mercantili e quelle della nautica sono state separate da un muro di diffidenza. Il diporto, e in particolare i mega yacht, ha contribuito a costruire un ponte basato su problematiche comuni, anche a livello normativo. Oggi si apre una fase nuova, con una collaborazione destinata a produrre risultati oltre le più rosee aspettative.” — Paolo Pessina.
Il contesto
L’intesa si inserisce in un quadro in cui l’economia del mare è sempre più riconosciuta come driver di crescita per l’Italia: porti e infrastrutture, flotte operative, capitale umano e transizione verde richiedono programmazione, dati condivisi e coordinamento tra soggetti pubblici e privati.
Prospettive
Il banco di prova sarà l’implementazione: obiettivi misurabili, scadenze, trasparenza e risultati tangibili su norme demaniali e fiscali, sostenibilità ambientale e competitività internazionale. Il Mediterraneo è tornato al centro dell’attenzione: l’Italia ha l’opportunità di consolidare una portualità turistica di alto livello e servizi integrati allo yachting.