Donatella Colasanti: la voce della poesia contro la violenza

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
"La poesia non è un rifugio, è una lotta. Un grido che attraversa il tempo e il dolore." È con queste parole che potremmo sintetizzare l’eredità lasciata da Donatella Colasanti, la donna che sopravvisse al Massacro del Circeo e trasformò il suo dolore in un potente strumento di resistenza. A vent’anni dalla sua scomparsa, Roma le rende omaggio con la mostra "La città si colora di rosa", organizzata dall’Associazione Aci&Galatea-Roma con il sostegno di Zétema Progetto Cultura e Roma Capitale.

Donatella Colasanti: la voce della poesia contro la violenza

L’evento si terrà il prossimo 20 dicembre 2024 alle ore 18, presso lo Spazio Arte, e vedrà la presentazione dell’antologia poetica "Ascoltai la mia voce", curata da Plinio Perilli e pubblicata per volontà del fratello di Donatella, Roberto Colasanti. Il libro raccoglie molte delle sue poesie, alcune delle quali inedite, che raccontano con straordinaria sensibilità il coraggio e la tenacia di una donna che non ha mai permesso alla violenza subita di definirla.

La serata sarà arricchita da interventi di personalità come Roberto Colasanti, Imma Giuliani, criminologa e referente Rai per Chi l’ha visto?, e Graziano Maraffa, fondatore dell’Archivio Storico del Cinema Italiano. Le letture delle poesie saranno affidate a Sara Pastore, mentre l’omaggio musicale sarà a cura di Pietra Montecorvino. A completare l’esperienza, la proiezione di video di repertorio sul Massacro del Circeo curata da Maraffa.

Teresa Coratella, curatrice della mostra, spiega il senso di questo omaggio: “L’arte ha da sempre il dono di smuovere le coscienze. Donatella ci insegna che la poesia può essere uno strumento di emancipazione, un atto di resistenza. Nelle sue parole ritroviamo il coraggio di affermare la propria voce contro la violenza, lasciando un segno per tutte le donne che ancora oggi combattono per un futuro più giusto.”

La città si colora di rosa è più di una mostra: è un invito alla riflessione, un’occasione per ricordare e onorare non solo Donatella, ma tutte le donne che hanno trasformato il dolore in testimonianza. Attraverso l’arte, la poesia di Donatella Colasanti continua a esistere e a ispirare.
Perché esistere, come lei ci ha insegnato, è già un atto di resistenza.

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