A tutta dieta… del panino!
- di: Barbara Leone
Dite la verità. State strabuzzando gli occhi per capire se avete letto bene. Avete letto bene. Anzi, benissimo. E no, non vi stiamo beffando. Né vogliamo promettere l’impossibile, ovvero dimagrire mangiando beatamente panini in modalità Poldo. La dieta del panino esiste davvero e, se seguita con precisione e costanza, funziona pure. Ovviamente ce ne sono una infinità di versioni, tutte più o meno equilibrate, attendibili e, soprattutto, vincenti. Quella che vi proponiamo oggi è stata studiata dal team di Melarossa, un portale molto seguito dai navigatori della rete e che si rivolge a un pubblico non scientifico ma comunque informato, motivato e attento ai temi di salute e benessere. Questo protocollo alimentare è stato pensato soprattutto per chi, e siamo in tanti, non ha nemmeno il tempo per sedersi a tavola.
A tutta dieta… del panino!
Figurarsi per preparare gustosi e sani manicaretti a pranzo e cena. I menù proposti sono tutti molto easy e smart, in perfetta linea con i frenetici tempi di oggi. Protagonista assoluto della dieta è, ovviamente, il pane. Questo perché, a dispetto di ciò che generalmente si pensa, il pane è un alimento sano, bilanciato e per nulla nemico della linea. Tutto sta a scegliere il pane giusto. E ovviamente la farcitura. Da prediligere quello integrale che, con i suoi cereali non raffinati, è il più ricco di fibre e facilita il transito intestinale. Sono comunque da preferire i panini meno conditi, come i francesini o il pane arabo. Da evitare focacce e piadine, perché più grasse, salate e caloriche. La dieta del panino viene proposta dal lunedì al venerdì, proprio perché è stata pensata principalmente per chi lavora in ufficio, anche se si può adattare a chi fa i turni, scambiando i giorni di dieta. Per quanto riguarda la farcitura, è possibile scegliere in base a gusti e necessità. Sempre, ovviamente, con buon senso.
Fondamentale è variare, perché pranzare sempre con lo stesso panino può certamente andare a noia e, alla lunga, scoraggiare anche il più accanito paninaro. Le possibilità, del resto, sono molteplici: mozzarella e verdure alla griglia o cotte in padella; salmone e avocado; tonno o sgombro, accompagnati da verdure o salse light; petto di pollo alla griglia con verdure; bresaola con rucola e grana; tacchino e verdure; avocado toast; hummus di ceci, ecc. Ma veniamo ad una giornata tipo. Che al mattino prevede pane e marmellata accompagnato da latte, caffè o tè. A pranzo mangeremo il nostro panino farcito, per esempio, con prosciutto cotto e spinaci o con tonno, melanzane grigliate e rucola. A cena sarò la volta di un bel piatto di ceci o fagioli, accompagnati da finocchi lessi o gratinati e, ovviamente, un panino. Il sabato e la domenica si presume che ci riusciamo a fermare anche per pranzo. Durante il quale, dunque, mangeremo Cous cous di verdure più broccoletti in padella sempre, e rigorosamente, con una fetta di pane integrale, arabo o di segale. A cena un’insalatona condita con poco olio dove metteremo dentro, ad esempio, del tonno al naturale o petto di pollo lessato. Per spuntino, mattina e sera, frutta fresca di stagione.
Come vedete, la dieta proposta (da seguire sempre e comunque dietro stretto controllo medico) è facilmente attuabile e in risultati, anche se non in brevissimo tempo, arriveranno. Perché molto semplicemente si tratta di far pulizia del cibo spazzatura senza però, ed anche questo conta quando si segue un regime alimentare, cadere nella depressione più nera tipica di quelle diete che togli di qua, togli di là alla fine resta una foglia d’insalata o poco più. Tutto sta, poi, a farsi furbi. Che vuol dire abbondare con le verdure quando si farcisce il panino, masticare molto lentamente, bere almeno due litri di acqua o tisane al giorno (senza zucchero, ovvio), farsi una bella camminata di almeno venti minuti almeno tre volte a settimana ed evitare come la peste salse, salsine e salsette. Che no, quelle non fanno dimagrire manco se vi mettete in ginocchio a pregare san Poldo!