Democrazia e web, Lamioni: "Un proliferare di comunicazioni e non di informazioni"

- di: Redazione
 
Democrazia e web sono cose che, a rigore di logica, dovrebbero andare di pari passo, con il solo obiettivo di rendere, ciascuno per la propria parte, sempre migliore la convivenza e il rispetto reciproco. E invece non è così, perché accade che, grazie al web, troppo spesso si attenta alla realtà delle cose, distorcendola. Per questo ha raccolto consensi l'incontro organizzato a Grosseto dalla Fondazione Atlante su questo tema di grande attualità. Come ha sottolineato Giovanni Lamioni, che di Fondazione Atlante non è solo il Presidente ma l'appassionato promotore, il tema ''oggi è particolarmente attuale'' e ''esiste sin dai primi anni 90. Nella democrazia il ruolo di internet può essere determinante, specie dal punto di vista della trasparenza''.

Fondazione Atlante: il presidente Lamioni parla del rapporto fra democrazia e internet

Pensiero condivisibile, se si guarda a quanto, ad esempio, sta accadendo negli Stati Uniti, dove il peso dei social è al centro di un intenso dibattito su finalità e meccanismi di controllo, che per qualcuno potrebbero essere anche limitativi della libera espressione e, quindi, della democrazia. Lamioni, aprendo i lavori dell'incontro, ha toccato uno dei punti più sensibili e controversi del tema, quello della complementarità tra politica e social, sottolineando come in questo periodo il rapporto umano è sempre più marginalizzato, ''un periodo in cui viene meno la mediazione, si usa l’home banking e non si va allo sportello, i viaggi si prenotano on line''. Per Giovanni Lamioni, comunque, il problema è di enorme attualità rimarcando come la valutazione delle notizie e, quindi, dell'opportunità che ad esse si dia la massima diffusione, esuli dal fattore umano (e quindi dell'incidenza della sensibilità delle persone), affidandosi alla tecnologia, che agisce esclusivamente sulla base di parametri, dell'analisi della reiterazione delle scelte, della ripetitività delle ricerche.

''Le notizie che troviamo sui social"
- ha detto Lamioni - "non sono soppesate da una redazione, ma da un algoritmo: Internet ci propone ciò che è già di nostro gradimento e c’è un proliferare di comunicazioni più che di informazioni, in un’ottica forse sempre più pluralista, ma di minore qualità. La democrazia dovrebbe fondarsi sul confronto''. Per questo, ha affermato Lamioni per spiegare la genesi di Atlante, ''abbiamo fatto la scelta, qualche anno fa, di costituire questa fondazione per valorizzare il territorio su tematiche attuali come quella di oggi''. Un incontro che ha visto la partecipazione di Paolo Petrecca, direttore di Rai news 24, di Giampaolo Rossi, esperto media, e del Giovanni Donzelli, parlamentare di Fratelli d'Italia. È forse utile, ora, ricordare su quali presupposti e con quali finalità è nata la Fondazione Atlante, che ha l’obiettivo di mettere il patrimonio della propria esperienza al servizio della solidarietà sociale e della cultura.

La Fondazione si propone di diffondere le diverse espressioni della cultura come mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale e di finanziare iniziative solidali, intervenendo in maniera concreta su progetti specifici legati al turismo. Questa attività si è tradotta, nel corso degli anni, in un fittissimo calendario di eventi e manifestazioni, rivolti soprattutto ai giovani e, più in generale, alla città di Grosseto, a conferma di un fortissimo, quanto oramai consolidato, rapporto con la città. L'evento sul rapporto tra democrazia e Rete ha costituito per Giovanni Lamioni anche l'occasione per annunciare che, il 21 luglio, nascerà la holding di famiglia. L'holding Lamioni sarà proprietaria dell’azienda di costruzioni, di quella di formazione e della fondazione che segue l’aspetto culturale, sociologico e promozionale. Una nuova realtà che intende dare, proseguendo il percorso già intrapreso, un ulteriore contributo alla città. Il legame tra quello che viene veicolato sulla rete e il Paese reale è stato il filo conduttore dell'intervento di Giovanni Donzelli. Perché, ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia, ''il web è uno strumento di informazione e comunicazione che da sempre sono strumenti fondamentali nella gestione del potere: che sia democratico o meno''.

Per Donzelli ''ovviamente, più il sistema di informazione è aperto, come il web, più questo aiuta le democrazie e complica la vita ai regimi. Quindi il web è un ottimo strumento di informazione e di comunicazione, importantissimo per la democrazia. Che però deve esercitare il proprio ruolo nella realtà fisica''. Donzelli, in proposito, non ha risparmiato una frecciata al movimento Cinque Stelle. Lo ha fatto dicendo che c'é ''chi ha pensato di sostituire la democrazia con il web e si è visto che fine ha fatto, che fine stanno facendo i 5 Stelle". Ad avviso dell'esponente di FdI, ''la politica che si fa influenzare dal web non è una buona politica, ma questo vale anche per chi si fa influenzare dai cittadini che incontra per strada: bisogna ascoltare tutti, ma poi prendere decisioni per il bene del Paese. E non sempre il bene collettivo coincide con la pancia dell’Italia. Non è colpa del web se c’è una cattiva politica''.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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