Con le criptovalute gli oligarchi russi sfuggono agli effetti delle sanzioni

- di: Gianmarco Piccoli
 
Come noto, in questa guerra russo-ucraina, sono state applicate delle sanzioni economiche nei confronti di Mosca. L’Occidente ha, infatti, messo in campo le proprie armi economiche e, dopo un mese dall’applicazione delle prime sanzioni (23/02/2022), soprattutto in campo finanziario, sono le criptovalute a svolgere un ruolo chiave: è nelle valute digitali che gli oligarchi russi e gli investitori trovano la loro pentola d’oro. Come l’oro, infatti, simbolo di fiducia e di solidità di un sistema, la criptovaluta sembra essere l’unico mezzo per consentire al sistema russo di sostenersi. L’esclusione dalla Russia dai mercati finanziari e dal sistema di pagamento Swift ha, infatti, portato ad un incremento da 39,9 milioni a 40,7 milioni del numero di conti bitcoin.

Con la chiusura nel Paese di tutti i servizi Visa, Mastercard, Paypal, le criptovalute potrebbero consentire di eludere le normative su cui l’Occidente sta applicando sempre più sanzioni. Se è vero che il Consiglio Europeo ha sanzionato anche le transazioni russe in valori mobiliari associate alle criptovalute, è altrettanto innegabile che non ha il controllo sulle operazioni che avvengono nei mercati deregolamentati. È proprio la scarsa regolamentazione di questi mercati a consentire il viatico per l’elusione delle sanzioni imposte alla Russia. Le conseguenze potrebbero essere molte, due tra tutte: aprire le porte a grandi speculazioni a danno del piccolo investitore inesperto, aumentando i rischi del mercato delle criptomonete, oppure fornire l’assist per regolamentare in maniera uniforme questi mercati, come già suggerito dal presidente della Consob, Paolo Savona.

Una cosa per ora è certa: le criptomonete stanno depotenziando di fatto l’effetto delle sanzioni consentendo agli oligarchi russi di continuare ad operare nell’anonimato. Tanto è vero che la Commissione Europea  ha ulteriormente chiarito la nozione di ''titoli trasferibili'', in modo da includere chiaramente le criptovalute, e quindi garantire la corretta attuazione dei vincoli in essere nei confronti della Russia. E se l’Occidente appare guardingo rispetto all’utilizzo di questo strumento alternativo, gli esperti di blockchain non sembrano avere dubbi: trasferire ingenti somme o beni nel mercato delle valute digitali è difficile, costoso e pericoloso. Perciò niente paura.
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